I 3 passi sicuri per imparare a scrivere con un grande coach

Creato il 08 agosto 2014 da Ireneferri

Per imparare a scrivere in maniera corretta e a comunicare efficacemente occorre leggere molto. E’ imprescindibile: leggere allena l’orecchio e affina il gusto.

La libreria a cui attingere è vasta. Non sono solo gli scrittori “moderni” ad avere fornito ottimi esempi.

Abbiamo alle spalle (noi italiani) una produzione letteraria degna di essere vissuta. I nostri antenati latini, quelli da cui è nata la nostra lingua, provavano le nostre stesse passioni e ci scrivevano sopra (come facciamo noi oggi).

Chi di noi non soffre per amore, non manda al diavolo gli avversari, non corteggia la sua donna e non prova piacere nello stuzzicare i sensi per gioco? Lo sai bene anche tu: chi ama, brucia (come diceva un vecchio slogan).

E il nostro amico Gaio Valerio Catullo (Verona, 84 a.C. – Roma, 54 a.C.) era uno che si dava parecchio da fare e si rodeva anche parecchio (di gelosia).

Un modo di scrivere intenso e appassionato

Catullo è un autore molto interessante, che a secoli di distanza dalla sua produzione ancora consideriamo uno dei più grandi poeti erotici (e non solo) della storia.

Nato nell’87 a.C. e rinomato per le sue poesie brevi, intense e super curate, ricche di riferimenti amatoriali e mondani (odiava parlare di eroi e infatti non si ispirò mai a Omero, ma a Callimaco, che cantava la vita quotidiana), famoso per versi come

Viviamo, mia Lesbia, ed amiamoci
e le chiacchiere dei vecchi troppo arcigni
consideriamole tutte un soldo bucato

Vivamus, mea Lesbia, atque amemus,
rumoresque senum severiorum
omnes unius aestimemus assis.

(Carme n.5)

Oppure

Il passero, delizia della mia ragazza,
con cui suole giocare, e tenerlo in seno,
ed a lui bramoso dare la punta del dito
   ed eccitare focosi morsi…

   Passer, deliciae meae puellae, quicum ludere, quem in sinu tenere,
   cui primum digitum dare appetenti
   et acris solet incitare morsus…

   (Carme 2)

Catullo (mica pizza e fichi, eh) oggi ci fa da super coach di scrittura e ci insegna come essere efficaci nella comunicazione per il web.

Una comunicazione breve e intensa

La scritta incisa su questo anello ti ricorda qualcosa? Anche se non hai mai studiato latino, hai sicuramente visto in giro questo carme.

E’ una delle poesie più famose in campo sentimentale. Diciamocela tutta: a tutti è capitato come a Catullo.

La nostra preda ci sfugge e noi ci sentiamo allo stesso tempo innamorati e furibondi con lei. E siamo tormentati.

La traduzione suona così:

Odio e amo. Perchè io lo faccia, forse ti chiedi.

Non lo so, ma sento che è così e me ne cruccio.

Efficace nel comunicare emozioni e sentimenti, questo carme (si chiama così in gergo tecnico) è particolarmente curato già dalla struttura.

Intanto, c’è la figura retorica del chiasmo. No, niente di spaventoso. In Grecia la X si dice “chi“. Si tratta di un incrocio – una x appunto che mette in corrispondenza perfetta le frasi.

La presenza di una figura retorica è una prelibatezza stilistica sofisticata e perfetta. Guarda:

Tweet: Brevità, interazione, emozione sono le caratteristiche della scrittura che avvince. via...Click To TweetPowered By CoSchedule

I tre passi sicuri per imparare a scrivere in modo efficace

Per tre fondamentali ragioni:

1) Per la brevità.

Sul web una comunicazione deve essere breve e impregnata di sentimento, di emozione. Qui c’è tutto: c’è la passione, l’amore, l’odio, la sofferenza, la confusione. Gli ingredienti – insomma – di un amore respinto. Di un gioco sbilanciato dalla parte di lei.

Già nell’apertura “Odi et amo”, Catullo parla di un dualismo di sentimenti. Con due parole descrive uno stato d’animo che gli innamorati provano spesso. Sul web è così: less is better. Perchè usare 5 parole se puoi dare l’idea solo con due? 

La prima domanda che il lettore inconsciamente si pone è: perchè Catullo prova queste emozioni contrastanti? Perchè soffre? E’ stato abbandonato, tradito, illuso?

Tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita la sofferenza d’amore. E proviamo immediata empatia con lui.

Ecco la molla che fa scattare la curiosità e la creazione della simpatia per lo scrittore.

2) Per l’interazione stimolata

Nella seconda frase, Catullo parla ancora di sè (“Perchè provo questo”) e introduce un dialogo con il suo interlocutore – che è il suo lettore  (“Forse ti chiedi“).

Il coinvolgimento è molto importante. Perchè stimola la curiosità. Tutti amano essere coinvolti, specialmente nei drammi sentimentali. Ed ecco l’efficacia: Catullo parla con il suo lettore.

Vuoi stimolare una reazione? Allora cerca di coinvolgere il tuo lettore, di incuriosirlo, di parlare dei fatti tuoi e di chiedergli che ne pensa. Amerà poterti dare la sua opinione e si sentirà coinvolto ed importante. Vero?

3) Si parla di emozioni

E di un’emozione universale quale è quella legata all’amore. Ti sei mai sentito confuso sui sentimenti che provavi, perchè ti sei accorto di non poter fare a meno di una persona che forse nemmeno ti considera?

Catullo soffre, povero ciccio. Nemmeno sa spiegarsi perchè prova emozioni così diverse (“Non lo so, ma sento che è così e me ne cruccio”). E ci conquista per essere così umano.

Perchè si diverte con ancelle e pulzelle (e anche pulzelli), ma la sua Lesbia gli ha toccato il cuore. Siamo totalmente avvinti da questo dramma sentimentale che è stato espresso in … due righe.


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