I 70 di Dario Argento

Creato il 08 settembre 2010 da Carlo_lock
Ieri il maestro del brivido italiano ha compiuto settant'anni. Non sembra vero, data la sua eterna immagine giovanile, casual. Eppure gli anni passano, sempre attraverso il numero 70, l'anno dell'uscita al cinematografo dell' Uccello dalle piume di cristallo, la sua opera prima.Recentemente mi è ricapitato di vedere questa pellicola e, devo dire essere assai ambiziosa per l'epoca e per un regista che ai tempi sapeva poco o nulla del mestiere. Non ho mai amato particolarmente questo esordio, in quanto troppo sanguinario, poco eccessivo e barocco, però le atmosfere rendono sempre bene e certi dettagli di queste povere ragazze sofferenti o uccise sono davvero allucinanti e rimangono bene impressi nella nostra memoria. l' Uccello è forse uno dei film argentiani dove più compiutamente emerge il movente psicoanalitico dell'assassino (alla Hitchcock), che, volente o nolente, non ha mai cessato di esserci nei lavori successivi. E dove fin da subito, quasi come una patente, un biglietto da visita, si affaccia la corrispondenza di sensualità/sessualità e morte. Credo che L' Uccello dalle piume di cristallo insieme a Tenebre sia il film dove la ricerca di belle ragazze da uccidere-spaventare-torturare sia stata raggiunta con ineguagliabile successo.Basta pensare a gente come la fantastica Suzy Kendall, Eva Renzi (anche assassina) e le due attrici Rosa Toros e Karen Valenti.Dopo il 1970 per un ventennio la linea stilistica e tematica di Argento è rimasta la medesima, pur con diverse variazioni. Ora le sue scelte registiche non sempre vengono condivise dai fan e, purtroppo, a molti non fanno più paura come ai "tempi d'oro". Giallo è stata una triste versione del Silenzio degli Innocenti, ora si sta progettando a una versione di Dracula in 3D. Forse, col senno di poi, meglio la sobrietà de L'uccello dalla piume di cristallo a tutto questo abuso di tecnologia ed effettistica, utilizzata per rimpiazzare un vuoto creativo che fa fatica a riempirsi da almeno un decennio. Epperò Dario Argento non ha mai affrontato l'incursione nel tema vampiresco, potrebbe essere una novità. Staremo a vedere.Ed ora vi dedico uno spezzone abbastanza de L'uccello dalle piume di cristallo. Si parte subito con la morte, con la ripresa di una gola che urla..Un omicidio erotico in piena regola, senza musica, vestiti strappati, quella mano che si tende sulla coperta disperata, quegli occhi limpidi e terrorizzati. Lei è la bella e brava Rosa Toros. Ma oltre alla sua performance questa sequenza offre in pochi minuti un intero spaccato del film..Auguri Dario!

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