I Am A Brave Knight – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 08/10/2014

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Genere: Avventura

Sviluppatore: Tree Interactive

Produttore: BulkyPix

Distributore: Digitale

Lingua: Inglese

Giocatori: ND

Data di uscita: 02/10/2014

VISITA LA SCHEDA DI I Am A Brave Knight

Può emozionarvi se siete estremamente sensibili... ... Ma manca la ricchezza narrativa

Le musiche creano le giuste atmosfere Traspare la fretta e l'incompletezza di un gioco realizzato in 48 ore

Non sempre riconosce le lettere disegnate

Non è una novità che lo sviluppo di molti giochi indipendenti abbia inizio durante le game jam. Uno dei primi concept per Metrico, o l’idea che sta alla base di Life Goes On prendono proprio spunto da quella che è la più grande tra questi eventi. Stiamo parlando della Global Game Jam. Durante l’edizione costaricana di quest’anno, Tree Interactive ha realizzato I Am A Brave Knight, di recente approdato su dispositivi iOS e Android. Prima di approfondire di che cosa si tratta, è bene chiarire subito un punto: I Am A Brave Knight non è un videogioco, bensì una storia interattiva che dura all’incirca dieci minuti/un quarto d’ora e viene venduta al prezzo di 0,89 centesimi. Siete ancora con noi?

il cerchio della vita

Parlare di trama appare eccessivo, in realtà ciò che vedremo scorrere davanti ai nostri occhi saranno una serie di immagini che ritraggono in modo minimale eventi piacevoli o meno che abbiamo, o che potremmo, sperimentare anche nella nostra vita. Non è quindi una storia di leggende e cavalieri, anzi è come guardarsi allo specchio e rivedere la vita di tutti i giorni interpretata da rettangolini colorati con tanto di capelli, che ricordano un po’ lo stile di Thomas Was Alone, ma senza la caratterizzazione della personalità che è invece uno dei punti di forza del titolo di Mike Bithell. Senza volto e senza anima, però ci provano a trasmetterci delle emozioni. Più che essere i personaggi dei veri veicoli per le emozioni attraverso i loro pensieri, ad essere portatrici di suggestioni e sentimenti, lo diventano le situazioni proposte nel complesso, ma soltanto nel momento in cui riusciamo a sentirle vicine a noi, perché altrimenti il rischio è che ogni scenario finisca per apparirci banale e spoglio. Senza che ci addentriamo troppo in descrizioni del breve racconto, pensando alle fasi della vita, è chiaro che già dopo tre o quattro scenari siamo in grado di immaginarci dove il gioco vuole andare a parare, e di prevedere quali saranno le situazioni presentate. Ciò non gioca certo in favore di un titolo che può puntare solo sulla storia e non sul gameplay. Se un gioco vuole essere emozionale deve riuscire a fare ben più che proporre eventi tristi o felici, dovrebbe essere almeno accompagnato da una solida base narrativa che leghi ed esalti le possibili emozioni, o al contrario potrebbe seguire la via di Journey, che dando meno riferimenti possibili al giocatore riesce comunque a fargli vivere un’esperienza a cui si sente connesso. Se sotto il profilo narrativo si presenta un gioco deficitario, le musiche invece riescono a creare atmosfere malinconiche che aiutano a farci calare maggiormente nelle piccole e grandi esperienze della vita, e risultano essere l’aspetto più positivo del titolo.

Come detto in apertura, è difficile inquadrarlo come videogioco, infatti l’unico elemento più ludico si concentra nel tracciare su schermo le lettere che appariranno in modo da formare delle parole chiave che evidenziano “il tono” della scenetta a cui si accompagnano. Ogni lettera a sua volta farà comparire parti di frasi che sono gli unici abbozzi di narrazione. L’idea può all’inizio sembrare carina, è comunque un metodo poco utilizzato per proseguire negli eventi. Purtroppo non sempre le lettere vengono riconosciute, e quindi bisogna munirsi di pazienza e provare a tracciarle nel modo più chiaro possibile. Un altro piccolo problema riscontrato su iPad mini è che i bordi appaiono leggermente tagliati, e con frasi piuttosto lunghe capita che il margine si mangi un pezzettino di lettera. La frase tuttavia resta leggibile, ma ci si sarebbe almeno aspettati un minimo di attenzione per queste cose. La sensazione è che archiviata la Global Game Jam non si siano apportate ulteriori modifiche, e traspare proprio quel senso di approssimazione e fretta che ci si può portare dietro quando si realizzano giochi in appena 48 ore.

IN CONCLUSIONE
I Am A Brave Knight è una sorta di storia interattiva che dura poco più di dieci minuti. Se siete persone particolarmente sensibili, potreste rimanere toccati dalle situazioni proposte, ma nella stragrande maggioranza dei casi il gioco non vi dice di più di quello che già si conosce essere l'inevitabile ciclo della vita. Sebbene gli 89 centesimi siano un prezzo irrisorio, non ci sentiamo comunque di consigliarvi quest'esperienza. Ciò che ci è arrivato è un'eccessiva fretta e poco approfondimento nelle situazioni rappresentate. Piuttosto che emozionarci profondamente per gli eventi, ci siamo sentiti malinconici e pensierosi solo grazie alle musiche. ZVOTO 4.5

è così che va la vita COSA SIGNIFICA PER NOI QUESTO VOTO? SCOPRILO LEGGENDO I NOSTRI CRITERI DI VALUTAZIONE!!!

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