Gli scavi di Paphos (Foto: Cyprus Mail)
Gli scavi archeologici nella città di Paphos hanno riportato alla luce una serie di tubi di terracotta che si pensa siano parte di un acquedotto di epoca romano-ellenistica che alimentava un sistema di balneazione privato.I risultati sono di grande importanza per la città di Paphos, dal momento che stanno ad indicare che la città antica era, un tempo, molto più elevata sul livello del mare rispetto a quanto si pensava.
Gli studiosi ritengono che il bagno privato fosse decorato con affreschi andati perduti secoli fa. Il sistema di tubazioni portava l'acqua dalle colline vicino Paphos fino ad una serie di cisterne del complesso abitativo al quale appartenevano i balnea. Sono stati scoperti anche quattro bacini, uno dei quali è intatto e misura nove metri di lunghezza per 4,7 metri di larghezza ed 1,65 di profondità, al pari di una piccola piscina. Un secondo serbatoio, più piccolo, era posto ad un livello superiore ed era collegato al primo da uno dei tubi di terracotta che, purtroppo, è andato quasi completamente distrutto.
Lo stato del più grande dei bacini fa pensare che, per un certo tempo, i bacini furono abbandonati e, poi, assegnati ad altri usi. Nel sito sono stati rinvenuti anche frammenti dei rivestimenti in marmo, dei pavimenti in mosaico e degli affreschi parietali. Il Dipartimento per le antichità pensa che i balnea fossero in uso per tutto il periodo ellenistico e che caddero gradualmente in disuso durante l'epoca romana.