Breaking news! Una settimana fa i Baroness hanno fatto uscire un nuovo brano, primo estratto dal prossimo album, primo inedito da quando si sono schiantati col bus in culo ad un burrone. Che fatica stare sempre sul pezzo. Il disco si chiamerà Purple, quindi continua il giochetto dell’utilizzare i colori nei titoli. Considerando le copertine che disegna Baizley (sempre belle), la cosa resta divertente. In teoria il colore dovrebbe anche descrivere il mood dell’album e questa è un po’ una stronzata. Una cosa veramente da froci.
Fino ad un annetto fa avevo un conquilino omosessuale. Era divertente percularlo, ovviamente stava al gioco. Urlargli se per piacere poteva prestarti il dentifrocio, ad esempio, piccole cose che rendono l’esistenza migliore. Vederlo la mattina presto entrare in cucina con una evidente zoppia perché aveva passato l’intera notte a pijallo ar culo e sentirlo commentare il tutto con frasi tipo ahò come me brucia er culo. Andare a vedere la cronologia sul suo computer e trovare cose come “sperma su tettine pelose”. Sorpenderlo a spalmarsi sulle gambe il miele incredibile che producono i miei con le loro sante mani perché devo farmi lo scrub esfoliante. Quindi imparare la parola scrub, mai sentita prima, e prenderlo a ceffoni sui bellissimi zigomi sempre impomatati per evitare le rughe. A 21 anni.
L’unica cosa che voglio dire sul nuovo brano è che a quanto pare i Baroness proseguono la strada che aveva portato a Yellow and Green, ovvero una progressiva messa da parte della componente, diciamo, Sludge a favore di quella Sbrodolamento di coglioni. Sembra un atteggiamento un po’ spocchioso, che mira fastidiosamente a elevarsi dal calderone del quale fanno parte gruppi che vanno dai Kylesa, ai Black Tusk fino ai Mastodon. Il disco però lo ascolterò con curiosità e forse mi piacerà pure, visto che di Yellow and Green sono stato a parlare male per due anni prima di rivalutarlo miracolosamente, e neanche di poco.
Di sicuro possiamo dire che, se i Baroness si sono schiantati col bus, non è certo perché il mix marijuana più alcool aveva completamente alterato la concezione dello spazio-tempo ed il cervelletto ormai andava a onde radio, è più probabile che si fossero distratti mentre discutevano del problema dell’immigrazione e solo all’ultimo hanno visto sulla strada uno scoiattolo che mangiava una ghianda. E non vorrete mica ammazzarlo uno scoiattolo, sono così carini.
Prepariamoci psicologicamente se vorremo vederli dal vivo, perché è certo come la diarrea dopo essere stati al ristorante cinese a Torpignattara che tra il pubblico sarà pieno di teste di cazzo.