I biglietti da visita e i codici QR

Da Apietrarota

Quei simboli formati da quadratini bianchi e neri che, sempre più, possiamo trovare su giornali e siti internet prendono il nome di codici 2D o QR. Dall’inglese “quick response”, (ossia a "risposta rapida") questi simboli sono formati da un codice a barre bidimensionale che, se letto utilizzando una specifica applicazione del proprio smartphone, rimandano a informazioni accessibili attraverso un sito internet o un sms. Questo sistema venne implementato per la prima volta, nel 1994, dalla Toyota, in modo da facilitare la catalogazione dei pezzi di automobili. In Europa e negli Stati Uniti la loro notorietà è andata pian piano crescendo e nell’ultimo anno abbiamo assistito ad un aumento sproporzionato del loro utilizzo. Grazie alla loro versatilità e alla loro praticità molte aziende utilizzano questi codici per le loro campagne pubblicitarie. In particolare, business men di tutto il mondo hanno iniziato a includere i codici 2D nei propri biglietti da visita, associando il metodo tradizionale del biglietto da visita a tecnologie più avanzate, aumentandone di conseguenza l’impatto. La maggior parte delle applicazioni in grado di leggere i codici sono disponibili gratuitamente. Per chi volesse crearne uno, numerosi siti offrono servizi gratuiti di creazione di codici 2D, e non devono per forza rimandare ad un sito internet. Possono infatti anche solo contenere numeri di telefono o dati personali. ----------------------------- Questa ed altre notizie le trovi su www.CorrieredelWeb.it - L'informazione fuori e dentro la Rete. Chiedi l'accredito stampa alla redazione del CorrieredelWeb.it per pubblicare le tue news.

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