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I buoni propositi dopo l’estate? Facciamo che si parte a ottobre

Da Assugoodnews @assunta73

yesican
Ne abbiamo già parlato in un precedente post: il vero inizio anno per me – e ho scoperto per molti in realtà – è settembre. La più o meno lunga pausa estiva, le città che si svuotano e le spiagge che si riempiono ci danno quella sensazione di vero giro di boa. Quindi, si diceva, si torna dalle vacanze con la voglia di cambiare. E’ un sentimento tanto vero quanto scontato. Provarlo è normale, alimentarlo e farlo proprio lo è decisamente meno. In quest’ultimo caso si tratta di un’opportunità. I buoni propositi spesso durano il tempo di un paio di giorni di routine, una spesa al supermercato, l’arrivo della prima bolletta da pagare o la montagna di lavatrici da fare. A meno che non si cambi atteggiamento, si decidano piccoli obiettivi e si reagisca con un sorriso.

Per prima cosa, facciamo che ci dedichiamo ai buoni propositi a partire da ottobre. Settembre, in fondo, per alcuni è ancora vacanza, per altri è troppo confusionario, per tutti è banale e quindi ci fa subito pensare al fallimento. A ottobre, no, è diverso. Chi vuoi che cominci a dedicarsi al cambiamento a ottobre? Solo chi vuole farcela davvero. E allora cominciamo. Avete ancora qualche giorno per stilare la vostra lista di buoni propositi. A ognuno la sua, ovviamente. Io mi limito qui a darvi qualche indicazione che nasce da quanto sento in giro, dalla mia esperienza personale e da quelle che sono le necessità più comuni.

1. Sorridiamo a noi stessi. Si avete capito bene, dobbiamo imparare a sorriderci di più. La mattina mettiamoci davanti allo specchio e per prima cosa diamoci il buongiorno. Dedichiamoci alle consuete attività di pulizia e cura della persona e poi con un bel sorriso auguriamoci buona giornata magari con una bella frase positiva del tipo “Questa è una giornata speciale” oppure “Oggi è un giorno di armonia e felicità” o ancora “Amo la mia vita”. Fatelo anche la sera. Pulizia e un bel sorriso accompagnato con una buonanotte positiva: “Rilasso la mente e mi lascio cullare dai sogni”, “Grazie per questa meravigliosa giornata”, “Grazie per le emozioni di questa giornata”. All’inizio vi sentirete in imbarazzo e fuori luogo, ma vi assicuro che dopo qualche giorno non potrete più fare a meno di questi saluti allo specchio.

2. Prendiamo del tempo per noi. Non ci vuole molto, sapete? Bastano anche solo dieci minuti ma che siano di qualità e veramente unici. Ovviamente più tempo riusciamo a prenderci meglio è, anche in base all’attività che vogliamo fare. Il momento della giornata è assolutamente a vostra discrezione. Potete decidere di andare a visitare un museo ogni giorno in pausa pranzo – se siete comodi con il lavoro ovviamente – oppure fare una passeggiata ascoltando un po’ di musica. Ma potete anche prendervi semplicemente dieci minuti di silenzio totale per meditare o qualche minuto in più per cominciare a leggere quel libro che avete sul comodino da tempo. Amate le riviste? Bene, prima di addormentarvi sfogliate le pagine del vostro giornale preferito. Avete un elenco infinito di film da vedere? Perché non farlo dopo aver messo a nanna i bambini? Anche nel weekend che riuscite a stare svegli di più. La musica è la vostra passione? Eclissatevi per dieci minuti con l’ipod alla mano: andando al lavoro a piedi, prima che i vostri cari tornino a casa, prima di dormire, appena svegli mentre vi preparate. Basta poco, davvero. Cosa volete che siano dieci minuti nell’arco di 24 ore?

3. Sorridiamo agli altri. Il caffè del mattino, il giornale, il pranzo, la spesa dopo il lavoro, la benzina, la telefonata alla compagnia telefonica. Decine sono le occasioni in cui incontriamo qualcuno che sta lavorando – anche per noi – e che diamo per scontato. Salutare con un buongiorno e un sorriso aiuta noi e loro a stare meglio. Facciamolo anche quando non è l’edicolante di fiducia o il bar in cui passiamo ogni mattina. Qualunque pensiero vi frulli nella testa quella persona non c’entra. Merita un sorriso, un saluto e anche una battuta o una conversazione piacevole.

4. Impariamo a essere meno impulsivi. Questo è un consiglio che do anche a me stessa. E’ il mio buon proposito dell’autunno 2013. Sono una donna molto passionale nel bene e nel male. Amo riempire d’affetto chi mi sta accanto e le persone a cui tengo molto. Che siano gesti o parole, statene certi, io non lesino affatto sui sentimenti. Qualcuno mi dice che esagero ma io sto bene cosi e mi fa stare bene dimostrare affetto alle persone che amo. Purtroppo, però, questo vale anche quando i moti emozionali sono di dolore, paura, debolezza. E cosi rischio di “invadere” l’anima altrui con un fiume di parole che difficilmente riesco a contenere. Parole belle e piene di sentimento ma troppe, concitate, cariche. Poi, dopo qualche minuto, mi accorgo che se avessi lasciato passare del tempo avrei detto le stesse cose con più calma, sarebbero state comprese meglio e, soprattutto, la persona in questione non sarebbe stata letteralmente travolta. Su questo devo lavorare ancora ma sono pronta a farlo.

5. Riempiamo la nostra giornata di “grazie”. La parolina magica sempre troppo poco utilizzata. Il grazie non si dice solo a chi ci passa il sale a tavola, sapete? Quello è ok ed è educazione. Ma i grazie più profondi sono quelli che diciamo alla vita. E’ il grazie dedicato alle persone che amiamo, a quelle che entrano nella nostra vita per restarci chissà quanto – ma chiederselo non ha alcun senso, badate bene -, alla salute, alle emozioni, alle opportunità. Decidete cinque cose per essere grati e dite tre volte grazie per ognuna di esse la sera prima di addormentarvi. Non scegliete cose materiali ma andate oltre, nel profondo della vostra anima. Volete qualche esempio? Siate grati per l’amore che avete nella vostra vita, per i bambini che avete messo al mondo, per l’amica del cuore che vi sta accanto da sempre, per le ore che avete trascorso con la vostra famiglia, perché i vostri genitori sono ancora al vostro fianco, perché sapete cosa vuol dire amare davvero, perché vi siete dedicati del tempo unico nel corso della giornata.

Questi, come dicevo, sono solo piccoli spunti ma già secondo me utili a cambiare qualcosa nelle nostre vite. Se alcune cose le fate o se le vostre priorità sono altre cambiateli senza alcun problema. Quello che vi serve è unicamente la costanza. Dopo un mese circa vedrete che questi atteggiamenti sono diventati abitudini a cui non potrete rinunciare. Faranno parte della vostra vita come alzarvi al mattino, abbracciare vostro figlio e anche andare a fare la spesa. Se ancora non basta scriveteli su un foglio in bella vista – tipo sul frigorifero – e ogni giorno mettete una X su quello che avete fatto. Sarà un modo per tornare a casa e riscontrare il vostro percorso. In quel momento tirate le somme della giornata. Se non è andata come doveva non disperate: domani è un altro giorno ed è migliore.



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