Eppure è strano come a volte proprio quel linguaggio serva e nello stesso tempo risulti indispensabile per esplicitare nella maniera esatta il giudizio su modi o comportamenti che descritti in maniera più consona non risulterebbe altrettanto efficace.
L’esempio più recente di questo uso un po’ forte del linguaggio parlato è certamente quello dell’onorevole Bersani, che ha avuto modo di descrivere in modo chiaro ed inequivocabile con una espressione ormai abusata nel quotidiano di noi tutti a volte anche soltanto mentalmente, il comportamento del ministro Gelmini nei confronti di una classe di lavoratori nel mirino del governo quale fruitrice di un trattamento privilegiato, sia per lo svolgimento del proprio lavoro che per la retribuzione percepita.
Qualcuno ha arricciato il naso nel sentire questa espressione un po’ forte da parte di Bersani, ma siamo sicuri che, per quanto effettivamente molto colorita, renda esattamente l’idea.