I motori della McLaren sono i più ecologici della Formula 1
La McLaren è stata premiata, su iniziativa della FIA e del FIA Institute, per aver contribuito in modo sostanziale ad un abbassamento delle emissioni inquinanti nei motori utilizzati nelle gare di F1. La scuderia automobilistica britannica ha ricevuto il primo FIA Institute Environmental Award, che fa parte di una più ampia iniziativa della federazione per l’abbattimento dell’impatto ambientale nelle corse automobilistiche.
Il premio è anche il riconoscimento più alto assegnato dal FIA Institute, che sprona i team del circus a sfidarsi per misurare e migliorare le prestazioni ambientali dei loro motori. Alla base del Programma di Sostenibilità esiste un sistema di accreditamento ambientale chiamato Environmental Certification Framework, il primo ad essere stato sviluppato specificamente per gli sport a quattro ruote, che consente alle autorità nazionali, alle squadre sportive, ai circuiti, ai produttori e agli organizzatori di raggiungere i più alti standard nella gestione ambientale.
«Siamo lieti di ricevere questo premio, è fantastico che lo sport si stia sforzando per migliorare le proprie prestazioni ambientali e siamo entusiasti di essere i primi a raggiungere questo massimo livello», ha dichiarato l’amministratore delegato di McLaren Racing, Martin Whitmarsh.
Dall’avvento di Jean Todt come presidente la federazione ha posto come priorità le tematiche ambiente ed ecologia, cominciando a parlare di motori elettrici in F1, ma gli alti costi previsti dai piani di business per lo sviluppo dei moderni motori turbo V6 ha allontanato gli impianti elettrici dalle auto da corsa almeno fino al 2017.
Un rinvio che non ha spinto Jean Todt a demordere, anzi a dare vita alla Formula E, un torneo riservato a monoposto che montano motori elettrici. A margine della consegna del premio alla McLaren, Todt ha plaudito la sensibilità che le case automobilistiche sportive stanno sempre più garantendo nello sviluppo di nuovi motori e tecnologie a minor impatto ambientale, a dimostrazione della responsabilità sociale sul tema. «La federazione e il FIA Institute – ha dichiarato – studieranno gli impatti ambientali del motorsport in tutti i loro campionati mondiali».
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