I Cani - Glamour

Creato il 24 dicembre 2013 da Vomitoergorum @Old_Glory

Artista: I Cani Anno: 2013 Etichetta: 42 Records Numero tracce: 11 Pagina di MusicBrainz Acquista su Amazon
E' già passato un paio di anni da quando scoprii molto casualmente questo gruppo mono persona (Niccolò Contessa) di Roma ed ho sempre ascoltato il cd più o meno regolarmente. Nuovo, genuino, innovativo. Almeno per me ed almeno dal punto di vista dei testi: musicalmente è un po' povero, ma ci basta ascoltarlo per poterne apprezzare i testi. Così da circa un mese ho preso il loro ultimo album Glamour. Come spesso accade, il primo ascolto non è semplicissimo, fai paragoni che le tracce che ormai hai memorizzato come le filastrocche alle elementari e cerchi al suo interno un motivo simile. Questo secondo album, lo trovo comunque diverso al precedente, pur seguendone lo stile ed il modo di essere. E' decisamente più maturo, però questo non significa che sia essenzialmente un bene in quanto potrebbe perdere alcuni ingredienti di genuinità e spensieratezza (almeno sulla carta) che ti piacevano. Comunque finiamo con le cose negative schiaffeggiando l'idea di inserire delle parti strumentali: ma che lo fate a fare? Non è Transylvania degli Iron Maiden... Tutto il resto è un bell'ascoltare. Già perchè nonostante non sia tanto a favore della maggiore maturità, e dell'essere forse più monotematico in chiave personale, tutto questo si traduce in un outing. Se nel primo ci faceva conoscere il suo modo di fare musica, adesso prende in mano il microfono e ci racconta con testi abbastanza importanti la sua storia. Anche il solo fatto di ricordarci che lui paga 10 euro i suoi Long Island rappresenta un'autocitazione inserita tra le tante letterarie ed artistiche che non annoiano, non stancano e sono pure inserite in un contesto moderno ed attuale in cui si usa Tumblr o si ascolta Jay-Z. Resta più snob e meno hypster, rivolto ora ad un pubblico anche adulto (visto che passati i trenta, bene o male adulti lo siamo per davvero) senza spolverate nostalgiche. Si guarda al presente, non indietro. A me in alcune parti ricordano anche un po' Max Gazzè e Tre Allegri ragazzi Morti. Potete ascoltare tutto l'album su Spotify:

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