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I cani non sono ballerine! Ovvero: la forza dei sogni

Da Kevitafarelamamma @KVFarelamamma
Venerdì del libro - "I cani non sono ballerine" di Anna Kemp e Sara Ogilvie - Nord-Sud Edizioni
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Vi è mai capitato di raccontare a qualcuno i vostri sogni nel cassetto e di notare sul volto di quel qualcuno uno sguardo perplesso o una risatina sarcastica sotto i baffi?Avete mai provato la frustrante sensazione di confidare una vostra ambizione a qualcuno e di sentirvi rispondere, in virtù di una presunta razionalità delle cose: “Questo non è possibile!”.

I cani non sono ballerine! Ovvero: la forza dei sogniOgni sogno è tale perché comincia con una negazione: “Questo non si può fare”.

Il libro per bambini (ma anche per adulti) che vi presento oggi, inizia proprio con una negazione:“I cani non sono ballerine!”.

E' il racconto di un piccolo sogno

C’era una volta un dolcissimo cane che non si sentiva un cane perché credeva di essere una ballerina. Amava i chiari di luna, adorava danzare in punta di piedi, si incantava nell'ammirare il tutù della sua padroncina.

Che vita può fare un cane del genere? 


Sicuramente una vita di episodi di incomprensione: il papà della sua padroncina gli vieta di andare a lezione di danza e a teatro perché “ i cani non sono ballerine”, la maestra di danza caccia via il  povero cagnolino dalla palestra, altre persone sono scandalizzate dal suo comportamento anomalo.

Tutto sembra giocare a sfavore del cagnolino talentuoso.

Ma puoi rinunciare a un sogno che senti impresso a fuoco nel tuo dna, che ti insegue come la tua ombra, che lascia la sua scia profumata ad ogni tuo passaggio?Ci nutriamo di cibo e di sogni nella stessa misura. A volte, anzi, quando un sogno è frustrato, ne risente anche l’appetito.

Il sogno è un incantesimo e la pozione magica è fatta di due ingredienti prevalenti.

Il primo è la perseveranza: se un sogno è forte, ogni tentativo fallito, all'apparenza vano, è solo un passo in più verso il traguardo.Il cagnolino insiste, insiste: spia le lezioni di danza e prova a parteciparvi, segue la padroncina quando va a teatro a vedere il balletto e un bel giorno, sfidando tutto, si lancia persino sul palco.

Il secondo ingrediente è la fiducia: occorre almeno una persona che crede in te (oltre a te stesso, naturalmente).

I cani non sono ballerine! Ovvero: la forza dei sogni
Il cane è molto amato. La sua padroncina lo porta nel cuore e asseconda le sue propensioni, prende le parti del cane, lo ritiene capace.

E così un giorno speciale, tra colpi di scena e suspence, il cane riesce a danzare a teatro, con leggiadria e stupore muto di una platea rapita.

Il finale è commovente

Per gli applausi del pubblico? No. 
Per questo abbraccio, soave come un passo di danza classica. L'abbraccio fra chi ha realizzato il sogno e la persona che ci ha sempre creduto.
Avete notato la bellezza delle illustrazioni? Mi hanno colpito l'intensità di alcune espressioni dei personaggi ed i colori pastello, i colori che associo ai sogni. 
Ho comprato questo libro perché mi sembrava potesse suscitare l’ilarità della mia bambina alla quale, come a quasi tutte le bimbe, piacciono la danza e il tutù.  

"I cani non sono ballerine" è senz'altro un libro molto divertente ma mi ha dato anche l’occasione di sviluppare questa riflessione sui sogni e di cominciare a parlare alla mia bambina della forza dei sogni.


E così, da qualche giorno, c’è un adesivo incollato nella stanza dei miei figli, con una scritta luminosa di speranza: “Se puoi sognarlo, puoi farlo” (Walt Disney).


Vi è piaciuta questa storia?E voi che rapporto avete con i sogni?

Ketty

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Questo post partecipa al "venerdì del libro", iniziativa di Homemademamma

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