Circa venti giorni è durata la latitanza di Salvatore La Piana, 44enne palermitano, della zona Brancaccio, venditore ambulante con precedenti penali.
Il 5 marzo scorso l’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, aveva emesso nei suoi confronti un Ordinanza per la carcerazione, dovendo scontare costui una pena residua di due mesi di reclusione per il reato di ricettazione commesso nel 2010.
Tuttavia, probabilmente, avendo fiutato l’emissione imminente della condanna nei suoi confronti da qualche tempo aveva fatto perdere le proprie tracce, infatti aveva lasciato la sua ultima residenza, sita a Palermo in via Filippo Meli nr. 8, senza darne alcuna comunicazione e sottraendosi pertanto all’ordinanza che ne disponeva la carcerazione che doveva essere eseguita da parte del Commissariato di P.S. di Palermo Brancaccio.
Tuttavia, sfortunatamente per lui, è incappato nei controlli effettuati dai carabinieri della Stazione di Castellammare del Golfo, predisposti dal superiore Comando Compagnia di Alcamo, diretto dal Capitano Savino Capodivento.
Infatti, nell’ambito di un’operazione volta alla repressione del fenomeno del contrabbando di sigarette, LA PIANA veniva fermato e controllato unitamente ad un'altra donna R.E. castellammarese classe 88 e deferiti all’Autorità Giudiziaria per contrabbando di tabacchi lavorati esteri e ricettazione, in quanto venivano rinvenuti in loro possesso svariati pacchetti di sigarette di varie marche di illecita provenienza pari a 2,200 KG oltre a dei capi di abbigliamento contraffatti.
Il controllo in banca dati, effettuato nell’immediatezza, consentiva di scoprire che lo stesso era destinatario di un provvedimento di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Trapani. Positivo, quindi, il bilancio a conclusione del blitz dei Carabinieri della Compagnia di Alcamo, che in un pomeriggio, ha consentito di arrivare alla denuncia per contrabbando e ricettazione di due persone ed alla cattura di uno di essi che si era sottratto ad un ordine di carcerazione.
Espletate le formalità di rito, l’arrestato veniva condotto presso la casa Circondariale “San Giuliano” di Trapani, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.