Tipici della cucina piemontese e forse un po meno famosi di quelli alla giudia o di quelli alla romana , I
Insomma che altro dire ; un piatto certamente semplice e povero , altrimenti non adatto al periodo quaresimale , ma anche certamente ricercato e raffinato , come del resto tutti i piatti apprezzati dall’ illustre statista . Bene con ciò spero di avervi fatto venir almeno un po di curiosità per un piatto così ricco di storia e vi lascio alla ricetta ….
Ingredienti :
4 carciofi piccoli e teneri , 1 uovo sodo , 1 ciuffetto di prezzemolo , 1/2 limone , 1 filetto d’acciuga sott’ olio , 1 noce di burro , grana grattugiato q.b. , sale e pepe q.b. ,
Procedimento :
Mondate i carciofi e lessateli in abbondante acqua salata alla quale avrete aggiunto un goccio di succo di limone avendo cura di solarli piuttosto al dente . Strizzateli dunque per bene , spennellateli leggermente con un goccio di burro fuso , passateli nel parmigiano grattugiato e quindi , dopo averli sistemati in una teglia leggermente oliata infornateli a 200°c fin che il formaggio non si sarà fuso e leggermente gratinato . Nel mentre sbriciolate finemente l ‘uovo ed unitevi il prezzemolo e l’acciuga anch’essi entrambi tritati , fate fondere il burro e quando sarà fuso e bello spumoso unitelo al trito . A questo punto saranno pronti i carciofi , quindi sfornateli e sistemateli su di un piatto da portata , conditeli con l’intingolo appena preparato e servite ben caldi .