I cavalli delle giostre - Antonio Gentile

Creato il 16 febbraio 2013 da La Stamberga Dei Lettori
I Contenuti
Lorenzo e Letizia, due fratelli, due vite sospese in una dimensione surreale, nel tentativo di guarire le ferite dell’infanzia, segnate come marchi a fuoco sulla pelle.
Cicatrici che li condizioneranno fino all'adolescenza, li faranno allontanare dalla realtà e perdere nel bisogno di liberarsi, come i cavalli delle giostre di un vecchio luna park abbandonato, dove andavano a giocare da bambini. 
Su strade parallele, i loro destini s’incrociano con quelli di Matteo e Cecilia.
Due incontri inaspettati, singolari, irrazionali come il contatto del nulla con l’infinito, della materia con l’antimateria, che li riporteranno ad una dimensione compiuta, scoprendoli fino al punto più profondo dell’anima.

La Recensione
Romanzo fortemente introspettivo e psicologico, I cavalli delle giostre è un intreccio di vite e di sensazioni, una narrazione che si spezza accostandosi alla poesia, una storia di contatto e scontro, di liberazione e salvezza, che non è possibile senza l'aiuto reciproco. Non siamo nulla se non ci prendiamo cura di qualcuno - è questo il tema principale del romanzo.
Così è certamente per i quattro personaggi fondamentali, due coppie disposte in un chiasmo di ricercata bellezza. Innanzitutto Lorenzo e Letizia, colti dapprima in un'infanzia complessa, difficile, due bambini che posseggono la vitalità dei cavalli imprigionati, proprio come quei cavalli delle giostre che amano e che sognano di vedere liberi. La narrazione procede in una focalizzazione estremamente intima, mette a fuoco singoli momenti astratti dal corso del tempo, riducendo all'osso le coordinate spazio-temporali: un percorso e una crescita nel segno del dolore, del lutto, della diversità, anime che errano alla ricerca di un senso e di una stabilità. Finché non incontrano Matteo e Cecilia: scolpiti, anche loro, da perdite e smarrimenti. Ciò a cui puntano i quattro personaggi è soprattutto un equilibrio, raggiungibile attraverso il doloroso ma inevitabile contatto con l'altro, un incastro perfetto, come in un puzzle. L'esito sarà un bel finale circolare, di liberazione, che marchia sulla retina l'immagine nitida dei cavalli delle giostre, finalmente liberi.
Il punto di forza di questo romanzo è indubbiamente la sua bella scrittura: una grande proprietà di linguaggio, una certa sensibilità che si traduce in poesia, un vocabolario ricchissimo, che danno il meglio soprattutto nei passaggi musicali (la musica, elemento d'incontro tra il dotato Lorenzo e Cecilia, musicista in crisi, permea l'intero romanzo). Proprio per l'alta qualità del comparto stilistico mi permetto tuttavia qualche critica: non guasterebbe una migliore revisione editoriale del testo, soprattutto per snellirlo di una certa ridondanza che pure appare elemento caratteristico della scrittura dell'autore, ma che finisce con l'appesantire un po' la pagina, già provata dalla scrittura spezzata e frammentata. Nella suadente e a tratti barocca malinconia dei personaggi è inoltre ravvisabile un po' di autocompiacimento che si accompagna a una forte sensazione di artificiosità, in netto contrasto con la spontaneità che si vorrebbe evocare. Non guasterebbe anche un po' più di storia: va bene che si tratta di un romanzo squisitamente introspettivo, dotato di un filo logico, continuità e organicità, ma in certi passaggi il ritmo rallenta enormemente, mentre emerge la sensazione di una trama inconsistente ed evanescente.
In ogni caso, una lettura che colpisce e incanta, assolutamente incapace di lasciare indifferenti.
Giudizio:+4stelle+ 
Articolo di Tancredi
Dettagli del libro
  • Titolo: I cavalli delle giostre
  • Autore: Antonio Gentile
  • Editore: Autopubblicato
  • Data di Pubblicazione: 2013
  • ISBN-13: 9788890847202
  • Pagine: 248
  • Formato - Prezzo: Brossura - 8,50 Euro

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :