I centenari letterari in pillole… Accadde nel 1914 (8)

Creato il 02 dicembre 2014 da Federbernardini53 @FedeBernardini

Immagine tratta da film “Senso” (1954) di Luchino Visconti. Ispirato all’omonima novella di Camillo Boito

Di Ruggero Morghen Nel 1914 muore Camillo Boito (era nato nel 1836), autore della celeberrima Senso e tra i maggiori scrittori di novelle della nostra letteratura di fine Ottocento. Leggo di Boito Il collare di Budda, edito da Passigli, e scopro che vi si parla delle “santificazioni segrete”. Mi colpisce inoltre la figura di una donna “fatta veggente dalla passione”, mentre un altro personaggio – un medico – “non trova in quella sua anima mite un accento sgarbato nemmeno per l’omeopatia, ch’è tutto dire”. Ancora a proposito di medicina e salute: “Avevo già da molti mesi esaurito tutti i medicamenti possibili, persino, con mia onta, quelli delle quarte pagine dei giornali”.
A Milano muore anche Celestino Mauro, critico letterario e traduttore. Studiò Baretti e in un suo volumetto raccolse Scritti rarissimi o dispersi di Manzoni, Leopardi e Raffaello. A Gorla Minore invece, in provincia di Varese, nasce un altro critico letterario: Ettore Mazzali, che si è occupato di vari autori e momenti della nostra storia letteraria ed ha curato, in particolare, un’edizione delle Prose del Tasso (Milano-Napoli, 1959).
A Navacchio (Pisa) nasce Pietro Bigongiari, poeta, storico letterario e saggista. Ha dedicato importanti pagine critiche al Leopardi e collaborato a Letteratura, Campo di Marte e Paragone. Ha inoltre contribuito alla rivalutazione della pittura del Seicento toscano. Si dice che nella Firenze degli anni Trenta la sua avvenenza giovenile fosse minacciata solo da quella del tenebroso Landolfi. Del 1914 è anche la romana Anna Maria Ortese, scrittrice e giornalista (ha collaborato all’Europeo e al Mondo). Il suo primo libro di racconti – Angelici dolori – venne pubblicato nel 1937 con Massimo Bontempelli quale padrino: cosa che le guadagnò un inserimento d’ufficio nel filone del realismo magico.
A Firenze nel 1914 si pubblica Nella scia di Guido Milanesi, narratore romano di facile vena. Presso l’editore Puccini di Milano esce– dopo I chiostri dell’anima (Roma 1910) – Le vie del silenzio, seconda prova poetica di Giuseppe Villaroel, mentre il napoletano Clemente Merlo, figlio del glottologo Pietro, insegna (anche lui) glottologia a Pisa. Luigi Alessandro Michelangeli, invece, insegna letteratura greca nell’università di Messina. La scoperta del manoscritto madrileno Escorial e. 3. 23. riporta frattanto alla luce il nome del senese Meo dei Tolomei, poeta ai suoi tempi assai rinomato (anche Dante e Cino da Pistoia lo ricordano), quindi dimenticato tanto che i suoi sonetti vennero attribuiti a Cecco Angiolieri.
Questo ed altro accadde nel 1914, giusto cent’anni fa.


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