I charms non hanno portato fortuna a Rosato Gioielli che è fallita

Creato il 06 dicembre 2011 da Vivianamusumeciblog @VivianaMusumeci

Fa specie pensare che la notizia non sia arrivata ai giornali nazionali – visti gli investimenti pubblicitari passati del marchio di cui stiamo per parlare – e infatti è questo blog a dare la news in anteprima, anche se a dire il vero riguarda un fatto accaduto lo scorso mese di giugno. L’istanza di fallimento 35/2011 depositata presso il tribunale di Arezzo decreta la fine di un’azienda orafa molto importante e in vista che lascia un po’ di amaro in bocca: Rosato, il marchio aretino fondato da Simona Rosato, reso noto negli scorsi anni, da campagne pubblicitarie molto glamour che hanno avuto per protagoniste attrici come Demi Moore o Elizabeth Hurley ha chiuso definitivamente i battenti. Un po’ a causa della crisi dell’oro, ma soprattutto a causa del fallimento Burani e di una serie di conseguenze a catena sfortunate che si sono riversate sull’azienda orafa aretina – nel 2009 Simona Rosato aveva riacquistato le quote da Burani prima che quest’ultima fallisse a sua volta, ma aveva cercato successivamente un partner finanziario che aiutasse Rosato a risalire la china. In un primo momento si era prospettato un accordo con la società indiana Gitajali sfumata subito, poi con l’americana Richline che al momento di confermare la partnership si è tirata indietro – l’azienda si è vista costretta a chiudere la fabbrica storica, gli uffici legali, i negozi monomarca e lo showroom milanese da un giorno con l’altro. E per il distretto aretino dell’oro, il colpo accusato è stato veramente forte.


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