I Chifeletti o kifelček per dirla con termine dialettale sono uno dei piatti simbolo della cucina triestina e carsolina che grazie alla loro estrema versatilità sono onnipresenti sulle tavole di ogni famiglia della zona. Costituiti praticamente dal medesimo impasto dello gnocco di patate vengon fatti sia dolci che salati ed utilizzati come aperitivo assieme a qualche salume locale , talvolta come primo conditi con burro e salvia , come contorno per accompagnare stichi e cosciotti ed in fine se fatti con zucchero e miele come dolcetto o merenda . Circa le origini va detto che fecero la loro comparsa nel 1683 , periodo in cui sia nel triestino che nella vicina Istria cominciò la produzione di questa strana frittella fatta a mezza luna e con due punte , come atto dispregiativo nei confronti dei Turchi che in quel tempo avevano invaso Vienna sotto il comando di Mustafà . Se tuttavia si guarda più in profondità si scopre che il dolce ha chiare origini germaniche , il termine chifeletto deriva infatti da quello tedesco kipfel che a sua volta deriva dal termine latino ” cippus ” , termine con cui attorno a l 1280 venivano in Germania definiti i dolci dalle estremità ricurve ed appuntite , appunto i kpfel o chifeletti . Ma non solo di ispirazione tedesca sono i Chifeletti , infatti va anche detto che già prima del 1680 sia nella tradizione triestina che in quella istriana con il medesimo termine viene indicato un tipico pane a forma di mezza luna in uso tutt’oggi.
Ingredienti :
500 G di patate , 50 g di burro fuso , 150 g di farina , 1 uovo , sale q.b. , olio per friggere q.b. , miele o zucchero nel caso vogliate farli dolci q.b. ,
Procedimento :
Molto semplicemente procedete come se doveste fare gli gnocchi , dunque sciacquate e lessate le patate con la buccia , una volta cotte scolatele e non appena riuscirete a resistere il calore pelatele e passatele allo schiacciapatate ancora calde. Disponete il passato a fontana , unite l’uovo , il sale ed il burro , amalgamate e pian piano incorporate la farina e lavorate il tutto fin che il composto non risulterà bello liscio ed omogeneo . Lavorando quindi sulla spianatoia ben infarinata ricavate dei serpentelli della dimensione di un pollice che troncherete in spezzoni di 6 – 7 cm . A questo punto curvateli a ” U ” e friggeteli in abbondante olio ben caldo . Una volta cotti scolateli su carta assorbente e serviteli sia caldi che freddi come meglio credete , son ottimi dall’antipasto al secondo e se aggiungete un poco di zucchero all’impasto anche come dolce
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