Buongiorno e bentornati.
Oggi, abbandonando per un momento gli autori e concentrandomi su ciò che invece hanno scritto, voglio parlarvi di libri pesanti.
Avete presente quei libri che, mentre li leggete, vi danno la spiacevole sensazione che non arriverete mai alla fine? Sì, proprio quei libri, quelli lenti, terribilmente lenti, talmente lenti che se qualcuno mi chiedesse di descriverli con una metafora, io userei quella di un ingorgo stradale, o un ingorgo idraulico.
Insomma, ci siamo capiti, vero? Ecco allora che voglio illustrarvi quali sono i mattoni più mattoni che ci sono nella mia libreria.
Il Dottor Živago
Cime Tempestose
P.S. Un po’ di fantasia nei nomi avrebbe aiutato a comprendere meglio i fatti. A volte sembra che le persone resuscitino.
Gai-Jin
Clavell e il Giappone. Aiuto che mattone! Lotte di potere nel Giappone di metà ’800, stranieri e locali assetati di potere, il tutto mescolato a una lentezza fuori dal comune. Tempo di lettura: non mi ricordo, ma sicuramente troppo.
I Fratelli Karamazov
Il Cimitero di Praga
Qui invece si parla proprio di noia. Descrizioni su descrizioni su descrizioni su… La trama lascia un po’ a desiderare, per quanto riguarda il mio gusto personale, e leggendo questo romanzo di Eco ho avuto come l’impressione che si ha quando si cammina su un tapis roulant o sulle scale mobili in senso contrario. Non che fosse brutto, eh, semplicemente davvero pesante.
Ecco, questi erano i miei mattoni. Che ne pensate? Quali sono i vostri mattoni letterari?
Vi aspetto nei commenti!
A presto!
Neri.