I cinquecento euro del nostro scontento

Da Mizaar

Inglese al colmo della follia l’altro giorno mi dice: I cinquecento li ho presi e, per il momento, mi sono comprata un paio di scarpe nuove. Poi rendiconterò, portando come motivazione all’acquisto il fatto che potrebbero servirmi per servizio, per camminarci mentre conduco la truppa in viaggio di istruzione! Una motivazione più che lecita, foss’io Renzi controllore. In realtà i cinquecento della carta elettronica per la formazione dei docenti voluti dal ” Magnifico ” – bontà sua – non servono proprio per l’acquisto di un paio di Manolo Blahnick e stanno suscitando non poche polemiche. Si leggono lettere infinite di indignati per l’obolo offerto, di persone che vorrebbero rinviarli al mittente, tutto giusto, tutto legittimo. L’obolo è stato recapitato anche a me e nemmeno per scherzo mi è passato per la mente di volerlo restituire; intanto perché devo ricomprare un computer che mi ha lasciato per strada e perché, per la prima volta dacché insegno, mi viene data la possibilità di pagarmi qualcosa e non di tasca mia. Certo abbiamo un contratto scaduto da circa sette anni, certo a nessuno verrà in mente, quando e se il contratto sarà rinnovato, di restituirci gli arretrati dovuti, certo cinquecento euro non fanno primavera, ma intanto li ho intascati e li intascherò anche il prossimo anno, a Renzi piacendo. Devo ” rendicontare “? E perché non dovrei farlo se sono soldi destinati all’acquisto di qualcosa che ha a che fare con la professione e non con la professoressa? Mi sembra a volte che il giochino del lamentarsi sia uso e abuso. Però una lamentela devo farla pure io: quando si dice nel decreto che << I 500 euro «per ciascun anno scolastico», potranno quindi essere spesi per acquistare di libri, anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste « utili all’ aggiornamento professionale», hardware e software, corsi di aggiornamento e di lingua straniera, spettacoli teatrali, cinematografici e in generale «tutto ciò che possa incrementare il bagaglio di conoscenze dei docenti >> bisogna essere circostanziati nelle indicazioni. Come si chiede il rimborso di un biglietto di cinema, che potrebbe essere stato acquistato e usato dalla tua vicina di casa, fine intellettuale, che si presta al gioco di andare al cine in tua vece? Oppure quali hardware sono ammissibili alla crescita professionale, se anche uno smartphone, ora come ora, fa di tutto se non più e meglio di un computer? Renzi illuminaci, altrimenti finanzieremo le industrie calzaturiere!