Nonostante le forti pressioni ricevute dall’estero e dai sondaggi nazionali che prevedevano una vittoria del fronte favorevole, il popolo si è opposto in maggioranza. Attualmente nel Principato l’uccisione del nascituro è vietata ed è punibile con una pena fino ad un anno di detenzione, anche se praticato all’estero. Da anni comunque non ci sono state condanne.
In Parlamento, riporta Zenit.it, solo una minoranza aveva accettato l’iniziativa per legalizzare l’aborto. In agosto, il principe ereditario Alois aveva comunque dichiarato che anche se avessero vinto i favorevoli, non avrebbe mai approvato tale legge (cfr. Ultimissima 22/8/11).
Recentemente ha ribadito che la soluzione a un figlio indesiderato non può essere l’eliminazione stessa del bambino. Per questo ha auspicato che si trovino altre forme per aiutare le donne che portano a termine una gravidanza non voluta. Anche la Chiesa aveva ovviamente espresso la propria contrarietà.