Quale speranza posso nutrire verso il mio prossimoche non mi deve niente, se anche tu,il mio creatore, mi detesti?
Sconvolto dalla prematura morte della madre, il giovane Frankenstein parte per la Germania e si laurea in fretta. Studia filosofia e anatomia e di notte visita i cimiteri per osservare la decomposizione dei cadaveri. Il suo scopo segreto è la creazione di un essere animato che sia intelligente, ma anche in perfetta salute e in grado di vivere a lungo. Ci riesce, ma l’essere che viene generato, deforme e dotato di una forza incredibile, sfugge al suo controllo per scappare nella notte, pieno di rabbia e di paura.
Questa creatura, che evocavo dalla mia stessa animae mandavo in giro ad appagare le sue voglie,era un essere intrinsecamente crudele e diabolico. Egocentrico in ogni sua azione e in ogni suo pensiero.
Nella Londra fuligginosa di fine Ottocento si aggira un essere dall’aspetto ripugnante che commette crimini terribili per poi scomparire nel nulla. La sua identità è un mistero per tutti, tranne che per l’insospettabile Dr. Jekyll. Il buon dottore pare conoscerlo molto bene e sa che la sua comparsa ha a che vedere con certi esperimenti segreti che sta conducendo sullo sdoppiamento della personalità umana.
Un grido di orrore uscì dalle labbra del pittore appena vide il volto orripilante che gli sogghignava dalla tela. Qualcosa in quell’espressione lo riempì di disgusto.Era il viso di Dorian Gray quello che stava guardando!
Sicuro del suo fascino e della sua avvenenza, il bellissimo Dorian Gray conduce una vita sfrenata, fatta di piaceri e di vizi nella Londra di fine Ottocento. Gli anni passano ma il giovane sembra non essere soggetto alle leggi della natura. E mentre il suo corpo rimane immutato, i segni del tempo e delle sue azioni deturpano l’immagine dipinta in un misterioso quadro che lui tiene gelosamente nascosto in soffitta.
Allo scoccare della mezzanotte, poté entrare in scena. Il gufo sbatteva contro i vetri delle finestre, il corvo gracchiava appollaiato in cima al vecchio tasso,e il vento muggiva intorno alla casa errando lamentoso come un’anima dannata, ma la famiglia Otisdormiva, ignara del proprio destino.
Un’antica maledizione imprigiona il fantasma di Sir Simon nel castello di Canterville. Per questo da anni il palazzo è disabitato, tutti se ne tengono ragionevolmente alla larga. Tutti tranne lo scettico ambasciatore Otis che, appena arrivato dagli Stati Uniti, pronto a sfidare leggende e dicerie, decide di acquistare la proprietà per andare a viverci con la famiglia. Ma tra cigolii di catene e ombre spaventose lo spettro non tarda a manifestarsi per tentare con ogni espediente di scacciare gli sgraditissimi inquilini.
Che ve ne pare?