I collaborazionisti

Creato il 22 ottobre 2012 da Lebarricate @gaetano_rizza

22 ottobre 2012By IL CRONISTA



(Il video è visualizzabile anche su YouTube)
Col termine collaborazionisti in genere si indicano coloro che in un regime dittatoriale agiscono (o non agiscono) allo scopo di mantenere quello stesso regime perchè ammanicati in qualche modo, con maggiori o minori privilegi, con lo stessso.
Insomma sono quelli che hanno goduto dei favori del dittatore di turno e sanno che, con la caduta di questo, perderanno i benefici (o comunque quel quieto vivere loro concesso) ed anche, considerato il loro comportamento da “resistenti”, potrebbero subire conseguenze pericolose.
Bene! La descrizione di questa categoria di persone a me pare si adatti molto bene a coloro che nel mondo, in Europa, in Italia, ma parliamo solo dell’Italia, sostengono il governo voluto e impostoci da Napolitano, Pdl, Pd, Udc, banche, finanzieri, speculatori finanziari e tutta la gente di quelle stessa risma.
Naturalmente compresi i cittadini – che fregandosene altamente della mattanza subita dalla gente non appartenente ad alcuna casta, quindi: pensionati, anziani lavoratori/lavoratrici, madri e padri di famiglie comuni che vivono solo del loro stipendio o della loro pensione, quando questi ci siano ancora – manifestano l’intenzione di votare per stessa partitocrazia elencata sopra.
Quindi, in un altro articolo di questo Video/Blog (“Articoli” e non semplicemente post in quanto non raccontano solo di quello che ho mangiato ieri o dei miei gusti in fatto di film o musica), vi avevamo ricordato l’Imprescindibilità della Dignità, in questo vi suggeriamo di prendere coscienza di questa situazione e iniziare, quindi, a reagire contro questa categoria di persone dannose alla società civile, ma soprattutto all’Umanità. Fosse pur soltanto iniziando a fare loro sapere cosa in effetti sono: COLLABORAZIONISTI, e di conseguenza fare sentire loro quel senso di isolamento dal resto del consorzio umano.
Tutti ci lamentiamo e ci rimproveriamo a vicenda di non fare la Rivoluzione… ma ormai rivoluzione è solo una parola sulla bocca di tutti, compresa la bocca di quel certo Sgarbi che fa la “Lista della rivoluzione” per conto di Berlusconi, e di altri aspiranti “rivoluzionari” che approfittano del malessere comune per cercare di costruirsi il proprio orticello gridando “Alla Rivoluzioneeee!!!”. Vergognosi parassiti della stessa partitocrazia che dicono voler combattere e che invece incrementano in malafede.
La rivoluzione è giusta, ma la rivoluzione seria è molto più semplice: ognuno faccia il suo pretendendo rispetto e dignità e iniziando a fare a capire ai collaborazionisti le loro responsabilità, anche, come dicevo, isolandoli.
E’ l’unica rivoluzione che funziona, le altre sono pseudo-rivoluzioni che al massimo accontentano qualcuno, ma ne scontentano moltissimi altri.
Datemi retta: la vera rivoluzione siamo ognuno di noi.
IL CRONISTA


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