I Colori della Narrativa

Da Gloutchov
Premessa: In seguito alle numerosissime richieste (3, 4 mail al massimo!) avute in forma privata, eccomi a riproporre su questo blog le mie lezioncine di scrittura, una volta alla settimana, tutti i lunedì. Per chi non le conoscesse, non si tratta di un vero "manuale di scrittura", bensì il frutto delle mie personali esperienze di scrittura... riportate qui sul blog, in modo che altri ne possano (forse) trarre vantaggio. Questo "grande ritorno" non significa che il blog cambi argomentazioni tout court e torni ad affrontare tematiche legate alla narrativa. Tutt'altro. Le stesse lezioncine verranno riproposte in formato "ridotto all'osso"... ma aggiornate al giorno d'oggi. Una sorta di Remake... che spero possa far contenti alcuni dei miei lettori.


Credo che tutto abbia avuto inizio dai gialli. Fu Mondadori, per prima, ad abbinare un colore al genere letterario che all'estero era conosciuto come "detective novel". Era il lontano 1929...
Da quell'epoca, in Italia*, quasi tutti i generi letterari hanno avuto un colore di riferimento:
  • giallo: come ho già detto, per i polizieschi vecchio stile. C'è un crimine da risolvere, una indagine da descrivere, un criminale da arrestare;
  • rosa: letteratura dedicata alla passione, al romanticismo, all'amore;
  • noir: nato durante la seconda guerra mondiale come sottogenere del giallo, e poi evolutosi autonomamente. La sua caratteristica è quella di discostarsi dalla investigazione pura per analizzare il mondo che ci circonda in base alle informazioni di cui si è in possesso;
  • nero: Il romanzo nero va ben distinto da quello noir. Altrimenti noto come romanzo gotico, il romanzo nero ha una caratteristica macabra e fantastica. Sviluppatosi nel settecento, questo genere ha raccolto ambientazioni cupe e personaggi demoniaci, tanto che tra i capostipiti di questo genere è presente il famigerato Dracula, di Bram Stoker;
Quattro colori... beh, diciamo tre e mezzo, visto che noir e nero sono lo stesso colore. Ma che siano tre, o quattro, poco importa. Da essi poi si è sviluppato una intricata ramificazione di sottogeneri che poi hanno conquistato una loro fetta di mercato e ora vivono di vita propria.
Dal giallo sono nati i Thriller, che poi si sono suddivisi in Thriller Psicologici, Thriller Pulp, Legal Thriller, i Polizieschi, e di conseguenza i Poliziotteschi vecchio stampo, e i romanzi Hard Boiled. Senza dimenticare il già citato noir... che personalmente considererei un incrocio tra i gialli e i romanzi neri (ovvero i gotici).
Dal romanzo rosa, che quasi identificherei con gli Harmony, sono nati i sottogeneri giovanili che oggi tanto spopolano. Libri del genere di 3MSC, ma anche libri come I love Shopping. Libri che hanno acquisito un maggior spessore rispetto ai loro "predecessori" ma che comunque continuano ad affrontare la stessa tipologia di argomenti (n.d.r. opinione personale, con nessun desiderio di denigrare una tipologia di testi in confronto ad altri...).
Dal nero (ovvero il romanzo gotico), credo non ci siano dubbi, si è avuto un notevole sviluppo di sottogeneri. Essendo esso basato fondamentalmente sul fantastico, con un orientamento verso il tenebroso, non posso esimermi dal pensare che l'Horror abbia avuto le sue origini proprio da questo genere. Oso dire che pure la Fantascienza ha avuto origini lontane da questo genere (n.d.r. opinione personale...), anche se probabilmente quest'ultimo genere è sorto grazie alla contaminazione culturale di un mondo che stava aprendosi alla tecnologia e a nuove frontiere da esplorare. Il Fantasy anch'esso condivide alcune tematiche con il romanzo gotico, per quanto poi le ambientazioni si discostino e si avvicinino maggiormente alle legende e alle tradizioni tramandate di secolo in secolo più con il linguaggio parlato che con quello scritto.
Ma il nero e i "suoi" sottogeneri hanno una peculiarità unica che non si vede in altri generi letterari. Esso, essi catturano informazioni da tutto ciò che li circonda. Il fatto di avere nel proprio cuore una base fantastica, consente a questi generi letterari di assorbire informazioni e di riproporle in modo fantastico. Ben vengano quindi le antiche tradizioni, la tecnologia, la psicologia, la letteratura epica, il thriller, il romanzo rosa... ogni fonte esterna può essere una fiammella da cui carpire il calore necessario ad alimentare una nuova storia da raccontare. Il nero, credo io, sorge direttamente dall'anima dell'uomo. Dalle sue paure, dalle sue ambizioni, dai suoi sogni. E' un genere che scava nell'animo umano perché nasce dalle profondità di esso stesso. Ciò non si trova negl'altri generi, per lo meno nei casi in cui mantengono la loro purezza. Gli altri generi sono più orientati a raccontare storie, a tramandare esperienze, ad arricchire ciò che abbiamo attorno a noi dandogli un po' più di verve e colore.
Se questi generi dipingono il nostro mondo reale, il nero dipinge il nostro mondo interiore.
Nota: In questo post ho voluto, forzatamente, incastrare la miriade di generi letterari che invadono il mercato letterario. Il desiderio era quello di evidenziare il legame, per lo più tutto italiano, di amalgamare i colori con i generi. Peccato che ultimamente, le contaminazioni estere, oggi giorno, abbiano un poco sotterrato questa politica "colorata".

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