I consumi calano, insieme alla riscoperta del territorio

Creato il 26 dicembre 2011 da Alessandrobaldini
Il Natale si sa, negli ultimi dieci anni ha sempre coinciso con un periodo nel quale le persone tendono a spendere una parte dei loro soldi per i classici acquisti di Natale, in questi ultimi anni il trend è stato per i prodotti tecnologici.
Ma questo anno ha evidenziato una netta flessione nei consumi, in tutti quegli acquisti che solitamente rendono il Natale, il periodo dell'anno nel quale le persone tendono a spendere con maggiore propensione.
Mario Monti e il suo governo si sono appena insediati da un mese e la manovra che hanno varato, va nella direzione di sanare in prima battuta quelli che sono i deficit a livello di squilibri economici che la crisi ha creato.
La prima priorità è stata quella di varare una manovra che cercasse di ridare credibilità e lustro all'Italia nel medio e lungo termine, partendo dal presupposto che la priorità e l'emergenza fosse la situazione economica.
Tuttavia quello che Mario Monti dovrà affrontare nei prossimi mesi, sarà una emergenza di carattere differente, quella legata ai consumi, ogni anno i problemi e le difficoltà economiche tendono a ridurre quella parte di budget destinata all'acquisto.
Attualmente la situazione italiana è in una fase di stallo nella quale l'economia è avviluppata su sè medesima, la pressione fiscale tende a crescere in funzione di un debito pubblico e di interessi sul debito altri da pagare.
Questo meccanismo tende a creare un circolo vizioso nel quale si tende ad utilizzare lo strumento di manovre correttive che dovrebbero portare a una correzione dei conti, in linea con quelle che sono le richieste europee.
Tuttavia il mercato italiano sostanzialmente fermo e la crisi economica, non consente una gestione delle entrare tale, da poter fare sì di ridare liquidità alle persone, una liquidità che sarebbe necessaria per favorire la ripresa dei consumi.
Contestualmente ai consumi che calano, c'è da parte delle persone una netta ripresa di quelle che sono le tradizioni culinarie legate al territorio, come se di fatto nella testa delle persone qualcosa stesse profondamente cambiando.
Ma probabilmente siamo all'inizio di un percorso culturale di profondo cambiamento, che forse porterà le persone a sviluppare un senso di solidarietà gli uni nei confronti degli altri, cosa che in questi anni è venuta a mancare.
Mario Monti ha un orologio che corre, e il suo ticchettio è la voce di una paese che aspetta e attende cambiamenti che guardino al futuro in una prospettiva di crescita, perchè le difficoltà future, sono anche lo specchio di una inquietudine profonda che cresce negli animi delle persone.
Una riflessione che questo governo dovrà fare, buona serata e buona navigazione, Nicky Brancatelli e Alessandro Baldini 

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