I Conte non tornano

Creato il 04 agosto 2012 da Marcopress @gabbianone

Ho atteso giorni perché ci sono molte cose della vicenda che non sono state da Giuve. Primo: la Giuve ha un potere non arrogante ma costruito sulla storia, che le consente di gestire al meglio situazioni del genere. Stavolta, ahinoi, siamo stati Agnellini e non Agnelli, quasi un’Ambrosiana qualsiasi. Secondo: Conte avrebbe dovuto fare volontariamente un passo indietro: la Giuve viene prima di tutto.
Premesso questo, è evidente che un’altra volta la Giuve rischia di pagare in maniera assolutamente sproporzionata alle sue colpe. In questo caso, anzi, di colpe proprio non ce ne sono. E’ gravissimo che dopo la vergogna di Calciopoli non si sia posto rimedio all’ingiustizia sportiva che impedisce alla difesa di fare il suo mestiere. E’ scandaloso che, dopo averci mandato in B sulla base di un’inverosimile cupola-fuffa, continuino a metterci all’angolo senza consentirci di vincere 5 scudetti in fila per restituire un minimo del maltolto.
Eppure, e ritorniamo agli errori non da Giuve, non si è fatta innanzitutto un’operazione di chiarezza. Si convoca Conte in sede e si tira fuori la verità: sei colpevole o innocente? Stessa cosa con gli avvocati: ce la caviamo o ci sono prove contro? Se emerge la colpevolezza con tanto di prove, arrivederci e grazie, altrimenti si va tutti uniti allo scontro con l’ingiustizia. Leoni e Agnelli insieme.
Non ho avuto l’impressione della sicurezza, ma dell’improvvisazione. E sono rimasto stupito che fossimo impreparati all’ennesima porcata anti-Giuve. Per questo, prevenendola, avremmo dovuto predisporre il piano alternativo: le dimissioni di Conte nell’attesa del chiarimento. Al suo posto, già scritto, Luca Vialli.



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