I creatori di Call of Duty al lavoro sulla VR

Creato il 06 novembre 2014 da Oculusriftitalia

Il mercato della VR oramai sembra essere un banchetto a cui tutti vogliono partecipare. Esempio lampante proviene da nomi noti all'interno del panorama videoludico mondiale, che porterebbe importanti colpi di scena all'interno di un settore tanto ricco come quello dei videogiochi.

Dagli sviluppatori di Reload Studios, di cui fanno parte sia ex dipendenti di Infinity Ward, che hanno anche collaborato alla creazione di Call of Duty, arriva un nuovo gioco FPS multiplayer con supporto alla VR e destinato principalmente a Oculus Rift.

James Chung e Taehoon-Oh, rispettivamente fondatore e co-fondatore di Reload Studios, hanno rilasciato maggiori dettagli al riguardo, affermando che la realtà virtuale è la piattaforma più adatta alle esigenze del loro nuovo multiplayer ancora senza nome. Sostiene, infatti, Chung:

"Ci focalizzeremo sulla realtà virtuale, perché non si può semplicemente adattare un gioco alla VR e aspettarsi che funzioni. Sarebbe meglio costruirli da zero. Quindi stiamo sviluppando un gioco nativo per esser sicuri che funzionerà al meglio. Tentare di sviluppare uno sparatutto per VR è ancora molto difficile perché nessuno ha soluzioni pronte a rendere l'esperienza coinvolgente. Soprattutto quando si tratta di controlli. Sono molti di più gli utenti che non sanno come affrontare certi aspetti del gioco, rispetto a quelli che sanno come comportarsi. Questo è l'ostacolo che stiamo cercando di aggirare. Non possiamo attenderci, da appassionati di Call of Duty, che arrivi una versione del gioco in VR completamente fedele al gioco originale, poiché realisticamente i tempi sono poco maturi."

Chung inoltre aggiunge:

"Non ci possiamo aspettare che i primi visori permettano sessioni di gioco molto lunghe, stiamo infatti pensando di realizzare game-play brevi, anche se il gioco gira bene sul DK2. Naturalmente se i giocatori vorranno, potranno giocare per più tempo, ma stiamo cercando di ridurre i tempi di gioco per far sì che la grandezza della mappa non consenta di giocare tante ore."

Il produttore esecutivo di Reload, Pete Blumel, conclude:

"La nostra filosofia è creare giochi VR molto più avanzati rispetto ai giochi tradizionali, cosicchè un utente che è abituato a giocare sullo schermo non rimanga deluso dal gioco stesso quando lo proverà in realtà virtuale."

Lo studio auspica di rilasciare la prima alpha all'inizio del prossimo anno e la versione completa alla fine del 2015, quando ormai lo sviluppo di Oculus Rift sarà probabilmente ultimato e il prodotto immesso nel mercato.

Ma sarà davvero un bene per il mercato della VR nascente ed in forte espansione? Conosciamo fin troppo bene quanto i vari episodi della serie presentati nel corso degli anni mantenevano tutti la classicità di uno sparatutto, senza apportare particolari modifiche nel proprio gameplay.

Probabilmente questa notizia potrà essere apprezzata dai numerosi fan ed esaltati del titolo, ma lo scendere in campo di compagnie veterane, con un certo peso sul mercato videoludico, non finirà per schiacciare giovani e promettenti sviluppatori impedendogli di poter pubblicizzare prodotti addirittura migliori? Se è vero che la stanca creativa di Call of Duty potrebbe rischiare di inquinare la VR, allo stesso tempo gli sviluppatori di Reload potrebbero aver deciso di dedicarsi al visore Oculus Rift proprio per realizzare idee inconcepibili sulla serie tradizionale.


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