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I 'crus' dell'azzurro, le annate dell'eternità, le vendemmie dello spirito...a Villa Petriolo

Da Silviamaestrelli
I 'crus' dell'azzurro, le annate dell'eternità, le vendemmie dello spirito...a Villa Petriolo
"Il topazio è il deserto con tutti gli aromi della terra che brucia, il giallo dell'acino l'uva candita, unito all'albicocca matura...La vita del ceppo arriva fino al vino e quella della carne fino al sangue, senza riuscire a egiuagliare il rubino...Ma queste pietre...non colpiscono solo le nostre pupille, ognuna on modo diverso, ma anche il nostro gusto. Una è acida, l'altra si scioglie come il miele tra lingua e palato. Se si potesse dire che si degusta la porpora, una sarebbe per noi come del Bourgogne, l'altra come uno Chateau-Yquem, e un'altra ancora come uno Xerès o un vecchio Madera. Questa ha l'ardore dell'acool, l'altra l'allegria generosa e quasi eroica dello Chablis, quest'altra ancora, colore del rame, pizzica il naso come uno Champagne effervescente, l'ultima mantiene insieme il sapore dei colli, che il palato di volta in volta distingue e riunisce. Ma quale esperto saprà riconoscere i 'crus' dell'azzurro, le annate dell'eternità, le vendemmie dello spirito?".
G. Bachelard (dalla rivista "Fontaine" del 1945)
I 'crus' dell'azzurro, le annate dell'eternità, le vendemmie dello spirito...a Villa Petriolo

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