Qualche settimana fa sono stata per la prima volta ad Identità Golose, congresso internazionale di cucina che si tiene ogni anno sia a Milano che a New York.
Cuochi e pasticceri con le loro divise super pulite e ricamate a sfoggiare una sorta di superiorità come veri e propri re. O come dei veri e propri VIPs.
Altro che Monica Bellucci o Robert de Niro. Sembrano persone inarrivabili. Senza fare nomi, devo dire che molti ci giocano su, mostrando una presunzione che dovrebbero a mio parere solo nascondere.
Molti hanno quasi fatto la storia, basta pensare al grande Gualtiero Marchesi; altri invece pur di inseguire la strada del successo, si inventano qualsiasi cosa, e alla fine magari non sanno farti neanche un piatto di spaghetti al pomodoro.
Uno dei tanti grandi chef che occupano riviste e tv, presente tra l’altro all’evento, l’ho conosciuto, e anche abbastanza bene. Ho lavorato da lui.
Un paio d’anni fa, ristorante 2 stelle Michelin nella Costiera Amalfitana. Appena lo vidi la prima volta mi faceva quasi paura. Sono persone che ti intimoriscono e ti fanno sentire piccola piccola, come se ti stessero minacciando con lo sguardo e dirti ”Non potrai mai diventare come me!”. La stazza poi fa anche la sua parte. Lui però non è così. O meglio non totalmente. E’ una persona abbastanza umile e disponibile al dialogo al 30% .. e un vero business man al restante 70%. Interviste, filmati, libri. E chi più ne ha più ne metta.
Tutti sull’onda della notorietà. Alcuni forse non lo meriterebbero neanche. Ed avrei un paio di nomi in proposito.
Sarà che visti da fuori affascinano, con la loro manualità e le loro spiegazioni, ma quando la gente ostenta sulla propria figura credendosi chissà chi, senza scendere dal gradino della presunzione .. mi dissocio.
Forse in un futuro neanche poco lontano finiremo per chiedere un autografo anche a loro .. ?!