Quante volte abbiamo raccontato dei danni che possono essere procurati a terzi dal fumo passivo, se obbligati a condividere ambienti familiari o di lavoro con dei fumatori? I soggetti più a rischio, ovviamente, sono anche i più indifesi, ovvero i piccoli, costretti a dover vivere in abitazioni contaminate dall’inquinamento da fumo e sottoposti a numerose quantità di particelle tossiche e dannose.
Una recente ricerca scientifica condotta in Giappone e pubblicata sulla rivista British Medical Journal ha individuato un particolare legame dell’esposizione al fumo con la salute dei denti nei neonati.
Lo studio che ha analizzato più di 75mila bambini, sottoposti a dei continui controlli sanitari, ha preso in considerazione l’esposizione al fumo passivo dalla gravidanza fino all’età di tre anni, chiedendo alle mamme di valutare il grado di rischio occorso in ogni abitazione. In circa la metà dei casi si è evidenziata la presenza di un fumatore in casa e circa il 7% ha evidenziato una prova diretta dell’esposizione al fumo passivo. Dai dati raccolti, infatti, sono stati quasi 13 mila i casi di carie registrati nei bimbi piccoli e rispetto alle famiglie dove non era presente il fumatore, i bambini di famiglie fumatrici presentavano un rischio doppio di poter sviluppare delle carie.
Al momento, il nesso causa-effetto tra fumo e salute dentale non è ancora del tutto chiarito e gli esperti dovranno fare ricorso ad ulteriori studi e approfondimenti per confermare o meno la tesi dei ricercatori giapponesi.