A produrli ancora una volta Sky Cinema in collaborazione con La 7 e realizzati da Palomar (la stessa del commissario Montalbano di Camilleri). A dirigere i due nuovi capitoli cinematografici sarà questa volta Roan Johnson (regista de I primi della lista, Il terzo portiere, capitolo de 4-4-2 - Il gioco più bello del mondo), ma non è la sola novità: i protagonisti vedranno anche la new entry di Alessandro Benvenuti, che aggiungerà la sua verve di toscano verace alle voci del barista Timi e dei vecchietti.
Fedeli ai libri pubblicati da Sellerio, le storie sono ancora una volta ambientare a Pineta, l'immaginaria cittadina nel litorale toscano, in cui tutto ruota attorno al bar, centro nevralgico e strategico di qualsiasi comunità di provincia. Ritroveremo l'allegra brigata del BarLume: l'arguto «barista»/detective Massimo (Filippo Timi), la banconista Tiziana che negli episodi televisivi è in nella versione molto sexy interpretata da Enrica Guidi e gli attempati super ficcanaso Pilade, Gino e Aldo. Grande novità nel cast principale: debutta Alessandro Benvenuti nei panni di Emo, uno dei quattro «aspiranti detective» di Pineta, che si unisce alla combriccola e darà ai TV movie una ulteriore spinta verso la comicità. Il bar, il biliardo, il chinotto, le battutacce toscane, le idiosincrasie di Massimo, e i delitti di provincia, in cui si trovano loro malgrado invischiati i protagonisti, insieme al commissario Vittoria Fusco (la «mamma imperfetta» Lucia Mascino). Giallo e ironia combinati assieme in un mix di successo. Lo scrittore Malvaldi, parlando dei due primi episodi diceva che «La differenza tra film e romanzi è l'assenza degli spiegoni, cioè degli interventi dello scrittore. Cinematograficamente sarebbe risultata insopportabile».
I primi due film erano tratti da «Il re dei giochi» e «La carta più alta». Ma i vecchietti sono anche al centro de La briscola in cinque, dove accade che il cadavere di una ragazzina viene ritrovato in un cassonetto, e si tratta della figlia di una delle migliori casate di Pineta. Un intrigo contorto e scabroso. Mentre in Il gioco delle tre carte, tutto prende il via da un congresso a Pineta dove viene ucciso un anziano professore giapponese. Non c'è altra traccia da seguire se non un computer.