Facevano mulinello, si inarcavano e mandavano scintille negli occhi del bambino che sedeva accanto al fuoco, le gambe incrociate sotto di sè in quel modo inconsapevole che hanno i ragazi di essere snodati. Il mento sorretto dal palmo delle mani, i gomiti sostenuti dalle ginocchia, sedeva in silenzio, guardando le fiamme riunirsi, fondersi e scoppiare in frammenti che sibilavano segreti. Aveva compiuto nove anni solo sei giorni prima, ma adesso si sentiva grande, perchè papà non era ancora tornato a casa e quei demoni nel fuoco stavano ridendo.
Mentre sono via sarai tu il capo della casa, aveva detto papà, avvolgendo un tratto di spessa corda attorno a quella zampa d'orso che era la sua mano. Devi aver cura di tua madre e assicurarti che tutto vada bene mentre io e tuo zio siamo via. Chiaro?
Sì, papà.
E vedi di portarle dentro la legna quando te lo chiede, e sistemala bene lungo la parete in modo che possa asciugarsi. E qualsiasi altra cosa ti chiederà, la farai, vero?
La farò.»
Hanno sete - Robert R. McCammon (Ed. Gargoyle)