Editore:Feltrinelli
Collana:Universale economica
Data uscita:22/02/1993
Pagine:80
Lingua:Italiano
EAN:9788807812347
Mh... (2,7 stelle)
Che confusione! Conoscendo un po' di Pirandello e un po' di Pessoa questi dialoghi diventano un carosello in cui effettivamente si perdono sia il soggetto che lo scrittore. Tabucchi sì spersonalizza e diventa autore e personaggio al pari dei due citati Pirandello e Pessoa.Diciamo che la prima piccola pièce teatrale non è il mio ideale, troppo arruffata, troppo surreale, anche se ne apprezzo alcune frasi illuminanti, però mi sembra troppo mutuata da Pirandello, non ci trovo la personalità prevalente e propria di Tabucchi.Il secondo "dialogo mancato" mi è piaciuto di più come stile e anche come tematica, anche se pure questo non mi ha colpita in modo particolare. Decisamente non amo lo stile giocoso, quel modo di esporre le cose sotto forma di teatro dell’ assurdo. Mi piacciono i concetti ma non la forma con cui sono espressi, in questo caso più che un’idea impersonale di letteratura interviene puramente il mio gusto personale.
Riporto alcune frasi e pensieri che estrapolati dai dialoghi mi sono rimasti impressi come concetti a sé stanti.
Citazioni:
"…Le battaglie peggiori e le grandi tempeste, voi lo sapete, sono quelle che succedono dentro la nostra testa;"
" Il corpo questo stupido involucro che avvolge il nostro quasi-niente: sogni, Esterhazy, nuvole, paure principalmente. "
" Tingere, sempre fingere, così è stata tutta la mia vita, ed era quasi bello se ci credevo davvero. "
" Pare che non ci sia molto tempo. Purtroppo nella vita non c'è mai molto tempo. Voglio dire: sembra che ci sia un sacco di tempo, ma poi, in realtà non c'è mai molto tempo. "