“I Dieci Comandamenti” di Cecil B. De Mille

Creato il 26 aprile 2011 da Cinemaleo

1956: The Ten Commandments di Cecil B. De Mille

Con buona pace di Steven Spielberg, George Lucas, Roland Emmerich et similia, è questo il film più spettacolare che Hollywood abbia mai prodotto.

Remake dell’omonimo film da lui realizzato nel 1923, I dieci comandamenti del 1956 rappresenta la summa –nel bene e nel male- dell’opera di Cecil B. DeMille, uno degli artefici del trionfo della Mecca del cinema in tutto il mondo, giustamente definito da MyMovies Il più grande uomo di spettacolo di Hollywood”.

Basandosi sul libro dell’Esodo, sul Midrash (l’interpretazione rabbinica della Bibbia), sul Corano e sui testi di Giuseppe Flavio, De Mille investì 13 milioni di dollari (1) e cinque anni di preparazione, utilizzando inoltre effetti speciali incredibili per l’epoca (effetti che lasciarono a bocca aperta gli spettatori di tutto il mondo).

Uno spettacolo magnifico, una gioia per gli occhi e le orecchie (stupenda la colonna sonora di Elmer Bernstein, che sostituì Victor Young ammalatosi durante le riprese). Da non dimenticare che I Dieci Comandamenti è impreziosito, sia per i ruoli principali che per quelli secondari, da una schiera di attori, celeberrimi all’epoca, magnificamente in parte (2).

Benché gli abbia rimproverato una certa prolissità, la critica non ha lesinato i giudizi positivi: Scene di massa mozzafiato, colori e costumi bellissimi, ottimo cast” (il Morandini), “Un’opera meritevolissima… Ne I Dieci Comandamenti tutto è perfetto: l’aspetto degli attori, i costumi, le armi, la natura, gli edifici, i trucchi, la musica, le inquadrature” (il Farinotti), Uno dei film più visti della storia del cinema… E lo spettacolo c’è : la costruzione della piramide, le piaghe d’Egitto e la divisione delle acque del mar Rosso sono episodi di una efficacia assoluta” (Francesco Mininni).

Su Cinekolossal leggiamo: “Per puro sfarzo e spettacolarità, pochi film possono pretendere di eguagliare lo splendore visivo di quest’opera, girata in Egitto e nel deserto del Sinai, con uno dei più fastosi scenari mai realizzati. Il più demilliano dei film di De Mille, alla sua ultima direzione, e realizzato a fotocopia (ma in Techicolor e VistaVision) dell’omonimo film del 1923 da lui stesso diretto…
Set rilucenti da sfavillanti scenografie, costumi ricercatissimi, arredi da gran gala, numero stratosferico di comparse, rappresentano l’essenzialità dell’opera ed è attorno a questi elementi che De Mille costruisce il racconto biblico, il più importante della storia ebraica… L’enorme successo commerciale portò questo mastodontico film ad incassare il quadruplo dei soldi investiti per realizzarlo. La sequenza dell’apertura del Mar Rosso rimane nella leggenda; un trucco visivo (siamo nel 1956) creato in gran segreto da John P. Fulton sotto l’ausilio dello stesso De Mille, il quale non volle mai rivelare la tecnica usata per realizzarlo…”
(3).

Nel 1999 I Dieci Comandamenti è stato inserito fra i film preservati dal National Film Registry presso la Biblioteca del Congresso in quanto «culturalmente, storicamente o esteticamente significativi».

note

(1)   Il film, ci ricorda Wikipedia, ebbe un incasso immediato di 43 e totale di 80 (per incassi rivalutati, nel 2000 il film era ancora tra i primi dieci del mondo)

(2)   Il complesso risulta perfetto eppure per molti di loro fu una seconda scelta: Charlton Heston prese il posto del preferito William Boyd, Yul Brynner sostituì William Holden,  Anne Baxter sostituì Audrey Hepburn, Edward G.Robinson sostituì Jack Palance, John Derek sostituì Clint Walker…

(3)   Sempre Wikipedia sottolinea come l’allora giovanissimo Steven Spielberg rimanesse sbalordito dalla scena, facendone poi esplicito riferimento nel remake d’animazione Il principe d’Egitto (1998) da lui prodotto.

scheda

premi e riconoscimenti

sito ufficiale

 


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