Ecco la «top ten» delle conclusioni degli studiosi (ripreso dall'articolo «Top Ten Findings of The Acts Seminar»):
- Autore. L'autore non si limitò a ricucire insieme una collezione di varie fonti e non aveva interesse nel conservare o trasmettere informazioni storiche genuine. Era un narratore di alto livello che aveva il controllo completo del proprio materiale e che poteva mutarlo in qualsiasi messaggio ideologico desiderasse trasmettere.
- Datazione. L'opera fu composta nei primi decenni del secondo secolo. Tra le varie implicazioni di questa conclusione ci sono quelle che l'autore non può essere considerato un compagno di viaggi di Paolo e che l'opera non può essere considerata una testimonianza affidabile del primo secolo.
- Le lettere paoline come fonte. È probabile che l'autore conoscesse le lettere paoline e la teologia ivi contenuta, sebbene talvolta la sua teologia sia opposta a quella dell'apostolo.
- Assenza di altre fonti storiche. A parte le lettere paoline, non è possibile identificare altre fonti storiche della narrazione di Atti. Materiale di contorno e modelli di ispirazione possono essere identificati (Giuseppe Flavio, Omero, Virgilio, Settanta), ma non costituiscono fonti della narrazione.
- L'origine gerosolimitana del Cristianesimo non è storicamente fondata. L'intera narrazione della nascita della Chiesa a Gerusalemme (Atti 1-7) ha scarso valore storico.
- Atti non è una fonte indipendente per la vita e la missione di Paolo. Sono infatti le lettere di Paolo a costituire fonte sufficiente di tutti i dettagli e gli itinerari della vita dell'apostolo.
- Il modello letterario di Atti è l'epica. Atti è composto secondo gli stilemi dell'epica classica, e secondo tali stilemi va interpretato.
- I nomi dei personaggi sono scelti per scopi narrativi. Nella letteratura antica i nomi avevano spesso significati simbolici adeguati alle storie in cui erano trovati, e quindi frequentemente erano creati dall'autore per fornire credibilità alle storie; lo stesso fenomeno è presente in Atti.
- Atti è una narrazione ideologica. Atti fu composto per convogliare un certo messaggio ideologico; quando esaminati, la maggior parte del contenuto, della forma e della struttura delle storie mostrano come chiave primaria tali scopi ideologici.
- Atti deve essere presupposto come non-storico fino a prova contraria. Si tratta del riassunto di tutte le conclusioni precedenti. Sebbene non sia una fonte storica valida per il Cristianesimo del primo secolo, però, è da considerarsi una fonte storica valida per il Cristianesimo dell'epoca in cui fu composto, l'inizio del secondo secolo.
- Rubén Dupertuis
- Julian V. Hills
- Perry V. Kea
- Nina E. Livesey
- Gerd Lüdemann
- Dennis R. MacDonald
- Shelly Matthews
- Milton Morehead
- Todd Penner
- Richard I. Pervo
- Thomas E. Phillips
- Robert M. Price
- Alan F. Segal
- Christine R. Shea
- Dennis E. Smith
- F. Scott Spencer
- Hal Taussig
- Joseph B. Tyson
- William O. Walker, Jr.
- L. Michael White
- Stephen R. Wiest
- Sara C. Winter