Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
Un regista hollywoodiano di commedie sciocche vuole fare una virata verso il cinema impegnato e a parlare di scottanti temi sociali. I produttori non sono affatto d'accordo e sottolineano come la cosa risulti stucchevole dato che lui della povertà, della disoccupazione e dei viaggi nei treni merce non ne sappia nulla. Il regista decide quindi di fingersi un senzatetto per alcuni giorni per toccare con mano la povertà di cui vorrebbe parlare. Nel suo vagabondare incontra una ragazza, ovviamente si innamorano, lui viene derubato, il ladro muore schiacciato da un treno con addosso i documenti e il cadavere viene scambiato per quello del regista. Verrà messo ai lavori forzati dove vedrà a cosa servono le commedie sciocche da cui tanto voleva allontanarsi.
Misconosciuta commedia drammatica di Sturges, dal titolo italiano che sembra neorealista e invece nasconde un film esplosivo. Questa è prima di tutto una commedia, la prima parte in particolare è una sequenza rapidissima di battute fantastiche (per lo più contro Hollywood) come nel miglior Howard Hawks. Poi si trasforma, proprio come vorrebbe fare il protagonista il film diventa dapprima una commedia agrodolce con risvolti sociali, per poi sfociare nella commedia amara sulle condizioni di vita dei diseredati, senza mai dimenticare le proprie intenzioni iniziali. Il finale poi è un inno a alla prima missione del cinema (poi persa gradualmente negli anni '30 a causa della depressione), l'intrattenimento, prima dell'impegno e prima del documentario, il cinema è sempre stato intrattenimento.
Se la sceneggiatura è eccezionale (è vero, nella seconda parte si fa troppo enfatica in diversi punti, ma riesce comunque a scorrere bene), la coppia di attori protagonisti è affiatatissima, sui due però spicca Veronica Lake (che io vedo qui per la prima volta), non sembra recitare, risulta naturale qualunque cosa faccia, dall'innamorata, alla ragazza travestita da uomo, alla donna apatica ed indifferente.