I Disastri di una blogger imperfetta: I social network

Creato il 07 marzo 2014 da Anncleire @anncleire

 

L’etichetta “Disastri di una blogger imperfetta” nasce per caso, per riflessioni personali di carattere generale, che ho voglia di condividere con i miei followers per farvi capire che cosa significa essere una blogger, le scelte che prendo e l’etica che seguo ogni giorno per il mio lavoro sul mio piccolo angolo di web. Ci tengo a sottolineare che sono solo MIE OPINIONI, che possono essere più o meno condivisibili, ma che spiegano perché sul blog seguo una certa linea. A volte potranno anche essere riflessioni più generali, ma pur sempre legate al mondo dei lit-blog.

L’argomento di oggi nasce da una riflessione che facevo oggi mentre ero in fila per prendere il pranzo in mensa, cioè quanto sono fortunata ad avere la pagina facebook per rimanere in contatto con i miei followers e dare informazioni.

Non so se mi seguite anche su Facebook, e se lo avete letto, ma sono partita per Bruxelles, per l’Erasmus Placement. Per chi non lo sapesse è un programma diverso dall’Erasmus Studio che ti permette di svolgere la tua attività di tirocinio e tesi in un altro paese europeo. Lo avevo scritto in altre occasioni, ma lo ripeto, sono una studentessa di Ingegneria Biomedica e sto lavorando ad un progetto su una protesi al ginocchio, anzi sulle conseguenze del malposizionamento della protesi. In parole povere, se l’anatomia del paziente non corrisponde a quella ideale o se il medico commette degli errori e inserisce male la protesi (e accade molto più spesso di quello che si immagina, visto che comunque si va a tagliare l’osso) che cosa succede? Quali sono i problemi? Tutto questo con un software chiamato Abaqus che mi ha fatto imprecare in tutte le lingue del mondo solo per installarlo. E oggi ho visto il video di un intervento chirurgico… non vi dico lo schifo!

Tutto questo per dire che sono latitante ultimamente sul blog, ho avuto poco tempo per scrivere una recensione o una rubrica, visto che i primi giorni siamo stati in un ostello/appartamento nel centro di Bruxelles, vicino alla Gran Place

 

(foto presa dal sito Quiiky)

e che al momento non ho internet nelle condizioni migliori possibili, è piuttosto ballerino. Tra trasloco acrobatico in bus con tre valige, (per fortuna l’aiuto di un nostro amico), l’inizio del tirocinio nel dipartimento dell’ULB con un gruppo di dottorandi con cui parlare in inglese e incontri improponibili, le giornate volano, e condividendo l’appartamento con altri due ragazzi, con spesa (Dio stiamo sempre a far spesa, che al momento in casa non abbiamo nulla), pulizie e turni doccia, e cucina (sto cucinando per la prima volta con risultati eccezionali a quanto pare che non avrei mai immaginato) le giornate volano con la rapidità di un fulmine.


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