Questo post effettivamente è un po' fuori tempo massimo perché il solerte blogger di cui sopra è già passato ad altro pontificando sui vari generi musicali , quasi del tutto inauditi alle mie orecchie, ma sono giustificato per il ritardo...sono bradipo, no? e poi diciamo che sono stato assente un tre settimane....
1) ALBERTO CAMERINI : RUDY & RITA
Uno dei primi vinili che acquistai, avevo dieci anni o giù di lì. Nonostante fosse in cima alle classifiche i fans di Camerini erano sempre piuttosto nascosti perché lui dava un'immagine di sè piuttosto alternativa, sempre mascherato da Arlecchino.Anche i miei mi prendevano per il culo quando lo ascoltavo eppure io andavo avanti nonostante tutto. E a distanza di tanti anni posso dire che Alberto Camerini era un po' come i Rockets: decisamente avanti rispetto ai suoi tempi e per questo non compreso appieno.
2) DEEP PURPLE : MADE IN JAPAN
La scena l'ho già raccontata. Era una fiera sotto Pasqua, il centro cittadino agghindato a festa e andai a curiosare tra le cassette esposte da un venditore.Tra i vari Claudio Villa, Mino Reitano e Fausto Papetti la mia attenzione fu catturata da una cassetta, anzi due, perchè era un doppio con una copertina color oro.Me ne avevano parlato a scuola, avevo due tre ripetenti di lungo corso in classe che mi davano un sacco di dritte e tra queste c'erano i Deep Purple.Avevo pochi soldini in tasca ma mi dissi perché non investirli in cassette?
3) BLACK SABBATH ; BORN AGAIN
E' tuttora il disco dei Black Sabbath che amo di più e prima che insorgano tutti i puristi spiego anche il perchè.Dopo Made in Japan era scoppiata in me la Jan Gillan mania e cominciai a cercare tutti i dischi con la sua voce.
4) AC / DC : BACK IN BLACK
A dir la verità il riff di Back in black lo conoscevo fin da quando ero molto piccolo perché era la sigla di un programma di catch giapponese che davano su una tv locale e che era commentato dal maestro Tony Fusaro ( non chiedetemi chi è, conosco solo il nome ). Acquistato il disco fui sorpreso di ritrovare quella musica che mi piaceva moltissimo. E poi trovai tanto altro, tanta roba veramente , tra cui anche Hells Bells, forse una delle canzoni che ho ascoltato di più nella mia vita, tanto che attualmente è anche la suoneria del mio telefono.
5) QUEENSRYCHE : OPERATION MINDCRIME
Questo è il classico disco che mi porterei sull'isola deserta ammesso che possa avere con me un lettore cd o mp3.Anche questo comprato a scatola chiusa su consiglio dell'amico che ne sa sempre un po' più di te.Comprato in cassetta, vinile e anche in cd , ogni volta che cambiavo il supporto per ascoltare musica, cambiava anche il formato di Operation Mindcrime.In piena esplosione grunge i Queensryche from Seattle armati di un cantante da quattro ottave di estensione ( e ora ridotto in verità abbastanza maluccio) e di musicisti eccellenti facevano sentire forte e chiara la loro voce con una successione di dischi invidiabile, perché questo non è il loro unico bel disco.....
6) MORBID ANGEL : ALTARS OF MADNESS
Già bazzicavo la musica estrema, non mi piacevano eccessivamente i Metallica, mi garbavano parecchio gli Slayer e l'anno prima di questo disco avevo conosciuto il death metal con quella elegantissima mazzata nelle gengive che è Leprosy dei Death capitanati dal mai abbastanza compianto Chuck Schuldiner, un musicista geniale che un brutto male si è portato via troppo presto.Altars of madness è il rovescio della medaglia di Leprosy: a differenza di questo punta tutto sull'ultravelocità dotato di un batterista che era una vera e propria piovra ( Pete Sandoval che in concerto all'epoca andava anche più veloce che in studio, sembrava avesse più braccia di Bravo Simac o di una dea Kali).Poi c'era David Vincent e il suo non timbro vocale, lacerante, maligno, che ti entrava fin dentro le ossa....E poi come si fa a non amare gente che nel successivo, bellissimo, Blessed are the sick, nella title track cantava ( per modo di dire, diciamo che espettorava) " Blessed are we to taste life of sin".
7) MY DYING BRIDE : TURN LOOSE THE SWANS
Prendete un violino, intonate una melodia triste, aggiungeteci una voce melodica che spesso tracima nel growling , prendete anche una sezione ritmica potentissima e chitarre ultracompresse e avrete il perfetto doom metal che viene dalla brughiera inglese.Brani lunghi , appassionati, tristi, questa band dal nome bellissimo ancora allieta i miei padiglioni auricolari con una musica oscura che se ne infischia delle regole.Musica che ti arriva lentamente e gradualmente ma che poi entra in profondità e non ti lascia più.Questo disco e anche il successivo The Angel and The Dark River, ancora più triste e se possibile delicato sono l'epitome del meglio che è racchiuso nel doom metal che non sia ispirato così chiaramente ai Black Sabbath...
8) CRADLE OF FILTH : THE PRINCIPLE OF EVIL MADE FLESH
Oggi Dani Filth e i suoi vampirelli inglesi sono solo una caricatura ma all'epoca, quando ancora non li conosceva nessuno, tirarono fuori dei dischi niente male.E mi introdussero al mondo del black metal, mondo che tuttora bazzico e che loro hanno abbandonato da anni e anni, prigionieri di un gothic metal che può riservare emozioni solo a chi non ha conosciuto la loro musica degli esordi.Il nano Filth usava aiutini piuttosto corposi per la voce ma il suo scream era piuttosto efficace e peculiare e soprattutto erano i pezzi che spaccavano.Peccato che si siano persi per strada per le smanie di grandezza del loro vocalist.La scena inglese di quei tempi era parecchio vivace e ricca di gruppi incredibili....
9) IN THE WOODS : OMNIO
Non avrei mai pensato che una band partita con la scena black norvegese si convertisse poi a una musica così profonda e atmosferica e che sfornasse un disco del genere.Omnio è un disco metal che sembra realizzato dai Pink Floyd, anche qui il concetto di musica estrema viene rivisitato e sovvertito alle basi per dare alle stampe un disco di genere inclassificabile.Certo metal, ci sono le chitarre distorte, ma ci sono tastiere, lunghe fughe strumentali, l'alternarsi di voce maschile e femminile e una suite di 26 minuti , divisa in varie parti che occupa più di un terzo del disco.Per chi pensa che la musica non siano solo canzonette, questo è un disco perfetto, emozionante , unico nel panorama musicale e non solo metal.5 brani per 65 minuti abbondanti di durata e un disco successivo "Strange in stereo" talmente avanti che sarà capito da pochi, pochissimi. Bellissimo anche quello.
10) THERION : THELI
Mi ricordo ancora quel giorno nel negozio di dischi: avevo un gruzzoletto da investire ( mai come quello che avevo quando andai a Norimberga a un negozio di dischi a vari piani e un piano era dedicato solo al metal. Praticamente mi sembrava di essere arrivato in paradiso e mia mogli riuscì a trascinarmi fuori solo dopo una decina di cd e un 150 euri sputtanati in meno di un quarto d'ora) e già avevo preso Stille dei Lacrimosa quando fui attirato da questo disco dei Therion: li conoscevo per un loro vecchio disco death metal ma li avevo persi di vista.Così misi il cd nel lettore e skippata la intro mi trovai letteralmente schiaffeggiato da una brano trascinante, una partitura metal suonata da un orchestra sinfonica e cantata da un coro lirico.Metal , orchestra e musica lirica, la ricetta dei Therion che resiste ancora oggi che sono passati quasi 20 anni.Inutile sottolineare che passati due minuti , senza neanche ascoltare i brani successivi, tolsi il cd dal lettore e mi presentai alla cassa per il conto.....
Questo è quanto: ci sono tanti altri dischi con cui sono cresciuto ( Haggard, Angizia, Sopor Aeternus , Mago de Oz ) e che tuttora mi stanno facendo crescere ma questi credo che siano i più importanti nel mio viaggio di scoperta di nuovi orizzonti musicali....Già immagino l'orrore e il raccapriccio del Cannibale nel leggerla questa lista....