ROMA (Reuters) – Il Partito democratico domani voterà no alla mozione di sfiducia al ministro dell’Interno Angelino Alfano per la vicenda delle due cittadine kazake espulse dall’Italia.
Lo ha detto il segretario del partito, Guglielmo Epifani, uscendo dall’assemblea del gruppo del partito al Senato.
Secondo quanto scrive l’esponente del Pd Pippo Civati nel suo blog “ecco l’esito della votazione sulla mozione di sfiducia: 80 no, 7 astenuti. Gli astenuti sono Ricchiuti, Tocci, Collina, Puppato, Marcucci, Cociancich e un altro senatore”.
I componenti del gruppo sono 108. A sottoscrivere la lettera dei renziani che invitava il gruppo a votare sì erano stati ieri in 13.
Ma quando mai un partito che si definisce (o definiva?) riformista desidera battersi per i diritti umani e quindi contro le discriminazioni politiche? In Italia essersi riformisti significa difendere i diritti dei regimi autoritari, comprare arei da guerra che portano testate nucleari e alzare le tasse a tutti quanti per impedire la crescita economica. E’ il nostro “buffo Stivale”, come dice un amico, questo sembra il Paese dell’Incontrario.
I telegiornali non hanno molta voglia di parlarne, ma l’Eni non i diritti umani si trova al centro degli interessi nazionali in Kazakistan. E’ stata aperta un’indagine dalla Procura di Milano – due i fascicoli, con un processo aperto -sul gruppo affaristico che “illecitamente”, per l’accusa, vuole controllare gli appalti in Iraq, Kuwait e Kazakistan. link
Storia ovviamente molto intricata: si parla di petrolio e gas, sono affari inimmaginabili per noi elettori, detentori della sovranità che cediamo per delega a politici che guarda un po’ non ci vogliono dire la verità neanche stavolta.
Il Pd la sua scelta l’ha fatta. Il Pdl figuriamoci.
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