tratto dal sito: www.gioba.it di don Giovanni Berti
I Domenica di Avvento - Anno B
"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!»." (dal Vangelo di Marco 13,33-37)
«Fate attenzione, vegliate… Vegliate dunque… Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!»
Ok Gesù, abbiamo capito! In tre righe ci richiami un sacco di volte a stare svegli!
Ma ti sembriamo davvero così addormentati?
C’è poco da stare tranquilli e riposati in questo tempo: la crisi economica sempre più forte e i continui dissesti del territorio, con alluvioni e morti, ci fanno davvero dormire poco in Italia. Ma anche nel resto del mondo non c’è così tanta pace da potersi addormentare tranquillamente.
Anzi è proprio il contrario! “Chi dorme non piglia pesci”, lo sappiamo bene. Non possiamo perdere le poche occasioni di lavoro che ci sono in giro, non possiamo permetterci di perdere le occasioni in outlet e sconti di inizio e fine stagione. Non possiamo dormire sonni tranquilli se pensiamo alla violenza e ai pericoli della criminalità che sembra sempre più sotto casa (e dentro casa).
Gesù ci fai arrivare il tuo invito a stare svegli attraverso le antiche parole del Vangelo… che la Chiesa è convinta che siano ancora attuali (altrimenti non avrebbe senso rileggerle continuamente)
Tu che vedi tutto e ci conosci molto di più di noi stessi, ti sembriamo davvero bisognosi di questo richiamo?
Tu dici che non sappiamo quando è il momento… il momento del tuo ritorno improvviso.
Forse hai ragione.
Conosciamo bene certi momenti della nostra vita, come le scadenze di bollette e rate, il momento del ritiro dello stipendio e dei saldi. Sappiamo bene in questo periodo dove e quando andare per lo shopping natalizio… Sappiamo che dobbiamo stare attenti agli imprevisti della vita e alle situazioni difficili, quindi ci prepariamo il più possibile…
Ma sembra proprio ai tuoi occhi che non sappiamo e non vogliamo sapere della tua presenza.
Forse hai ragione quando ci vedi spiritualmente addormentati e poco desiderosi di accoglierti nella nostra vita.
Eppure dentro di noi c’è il desiderio di Dio, di te! La nostra vita senza Dio diventa davvero schiava di tutto quello che di Dio è il surrogato, cioè il denaro e il potere.
Il tempo dell’Avvento è il tempo del risveglio.
E’ il tempo per riascoltare in fondo al cuore la sveglia spirituale che vuole riaprire i nostri occhi di fede.
Il compito che abbiamo come cristiani nel mondo, è quello di essere “sveglie spirituali”, risvegliando tutti coloro (noi compresi) che sono addormentati nella fede.
Dio è vicino, Gesù è Dio diventato carne e sangue come noi, e San Paolo, con profondo entusiasmo spirituale, ricorda ai cristiani di Corinto che “… siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza…” (vedi seconda lettura, prima lettera ai Corinti capitolo1). E’ questa consapevolezza interiore che dobbiamo risvegliare in noi e nel mondo. E’ verso questa speranza, più forte di crisi economiche e di ogni altra difficoltà, che tu Gesù vuoi aprire i nostri occhi chiusi dal sonno del pessimismo e dell’indifferenza.
Vegliate!
Giovanni don