I doppi sensi di una vita piena di parolacce al femminile

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
Zia:<<Ma come puoi scrivere delle cose simili?>>
Eh? (Oddio,avrà letto il mio blog!?)<<Dico io,una ragazza a modo non scriverebbe frasi del genere!>>Posso spiegare!<<Non c'è nulla da spiegare!Il senso era chiaro! Come puoi chiedere "quanti gradi faccia" il vino prodotto da Rocco Siffredi?! E poi,come fai a conoscerlo?>>Ah...e beh,che posso dirti....la battuta è stata fin troppo facile! <<La tenevi per te! Ma cosa ne sai tu di chi è Rocco Siffredi!! Lo sai che mestiere fa?>>Sì! Il regista! E l'ho conosciuto qualche anno fa durante un rave party a casa di Lele Mora! M'ha pure proposto di fare il remake della "Principessa sul Pisello".<<Cretina! Ho una nipote cretina! Ricordati che sei una ragazza e queste cose non son molto "femminili">>Oh,poffarbacco! Una gentil donzella in siffatto secolo moderno non può proferir turpiloquio nè giovial sentore di ambo lati? No,aspe,cazzo ho scritto? Ops,ho detto cazzo! Niente,sarà bannata dalla lista degli auguri di Natale della zia.Parolacce e doppi sensi;croce e delizia del comico e dell'educazione femminile. E se sei un comico donna,sei messa male.Fin da piccolini,i nostri parenti han sempre cercato di censurare determinate affermazioni che ormai rientrano nella quotidianità della lingua parlata; termini come "cazzo" e "figa" son stati tramutati in "cavolo" e "gnocca","porca troia" diventa "porca trota" e "vaffanculo" diventa "vaffanciuffo" in modo da offendere solo il koala della pubblicità della Kinder.Così,i bambini crescono sì senza dire parolacce,ma pieni di dubbi: quel "cavolo" è lo stesso sotto cui m'han trovato appena nata? E se mangio gli gnocchi,io che son femmina,sono una cannibale? Ma la trota porca,è cugina della trota salmonata?Eppure,per quanto vengan censurati tali affermazioni,i bambini son sempre riusciti a imparare qualche brutta parola;tra scuola e parchi giochi,tra cugini più grandi e adulti che non si accorgono della loro presenza,qualche piccola ed innocente parolaccia l'hanno assimilata come una spugna in una vasca da bagno colma fino all'orlo.Però....<<Genoveffa Ludmilla Creanza! Non si dice "sei una merda",si dice "sei un monello"!!>><<Ma mamma,lui m'ha detto che sono cretina!>><<Lui è maschietto....tu sei femminuccia...>>Che una vagonata di "e allora?!" ti investa. Cosa significa che lui,in quanto maschio,possa darmi della cretina? Dov'è scritto? Nel galateo della Casa del Grande Fratello?Ancora oggi non mi capacito di come sia stato o meno stabilito che la parolaccia debba essere una prerogativa maschile. Si chiama parolacciA,non parolacciO. Anche noi donne abbiamo il diritto di dirle. Invece niente,per noi è sinonimo di maleducazione,per gli uomini invece può diventare un intercalare ricorrente.Allora perchè,fin da piccoli,ci rintronate la testa sostenendo che vogliate insegnarci la buona educazione per diventare adulti "a modo"? Cioè,perchè ciò che per me è da ineducata,per lui è quasi normale? O siam entrambi scurrili o siamo fini e puliti. <<Perchè non è bello che una bambina così tenera dica queste sconcerie!>> ah,no? E un bambino con le sembianze di cherubino può avere comunque la bocca piena di porcate? Siam ancora fermi al concetto della donna schermo soprammobile? Fatemi spezzare una Lancia Y a favore della parolaccia. Anzi,una Lancia XX. (battutona...)Noi donne abbiamo il diritto di esternare qualche trivialità!Ne abbiamo il diritto quando il parrucchiere ci sbaglia il taglio,quando il cane vomita sul tappeto appena lavato,quando il capo ci obbliga a fare gli straordinari non retribuiti,quando il professore ci boccia per l'ennesima volta,quanto sbattiamo il mignolo del piede contro il comò, quando ci vengono il giorno in cui avremmo dovuto indossare dei pantaloni bianchi che più bianchi non si può,quando il nostro uomo non abbassa (o alza) mai la tavoletta del wc,quando l'ex del nostro ragazzo riparte alla carica,quando becchiamo una multa....insomma,quando i nostri nervi iniziano a cedere.Figuratevi che anche la Keele University ha difeso l'uso della parolaccia: è un analgesico senza controindicazioni. Certo,per quanto sia un "medicinale" naturale,è bene non abusarne. Ma questo vale per ambo i sessi;dirla in un momento di rabbia ha senso. Usarla per rafforzare un concetto può ancora esser tollerabile.Dirla fino allo sfinimento,invece, è da cafoni,soprattutto se nel frattempo viene accompagnata da qualche bestemmia. Ecco,la bestemmia non ha lo stesso scopo;è solo maleducazione pura.E per quanto riguarda i doppi sensi? Io,personalmente,non riesco a farne a meno. Essi sono il clou della risata,il meglio del ragionamento e del sarcasmo,il bello della vita e delle considerazioni a cuore aperto. Saputo fare,il doppio senso non è mai osceno. E' un'affermazione velata dietro termini polifunzionali,la fasulla innocenza del nostro subconscio. Il doppio senso svanisce così come nasce;dal nulla,senza freni e senza remore. In più è così usato che molto spesso non ci si accorge nè d'averlo detto nè d'averlo udito. Anzi,mi pare giusto dire che la "sporcizia" di queste frasi così volgari non è nell'espressione stessa ma in ciò che viene compreso da chi la legge o l'ascolta.Insomma,se tu hai trovato un doppio senso nelle mie parole vuol dire che hai una mente alquanto.....aperta? A sfondo sessuale? Bacata? Sei stato tu a trovare il marcio,non io a sottolinearlo.Altrimenti come potreste giustificare il fatto che la mia domanda sul vino prodotto da Rocco Siffredi abbia scatenato così tanto le ire della zia?Ho solo chiesto quanti gradi facesse,mica è colpa mia se qualcuno ha risposto "90°"! 

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