I farmaci per accrescere il desiderio sessuale femminile? Solo una montatura!

Secondo il British Medical Journal, l’industria farmaceutica avrebbe contribuito a creare una nuova condizione patologica allo scopo di assicurarsi uno spazio di mercato per nuovi farmaci. Stiamo parlando della cosiddetta disfunzione sessuale femminile, intendendo con questa etichetta la riduzione del desiderio sessuale. In pratica, avrebbero pagato opinion leader di punta che aiutassero a costruire la nuova entità medica, avrebbero finanziato ricerche che ne descrivessero l’enorme diffusione e avrebbero messo a punto strumenti diagnostici per persuadere le donne che le loro difficoltà hanno un nome scientifico e debbono essere trattate farmacologicamente.

Contemporaneamente, le stesse aziende farmaceutiche hanno assunto un ruolo centrale anche nella formazione dei professionisti e nell’informazione sull’argomento destinata al pubblico. Per esempio, la Pfizer ha finanziato dei corsi per medici in diversi stati USA nei quali si segnalava che il 63% delle donne soffre di disfunzione sessuale e che il Viagra può essere d’aiuto, insieme, bontà loro, a una terapia comportamentale. Qualcosa di analogo ha fatto la tedesca Boehringer per promuovere il cosiddetto farmaco del desiderio, quel flibanserin sul quale ci siamo soffermate mesi fa in questo post.

Studi scientifici non finanziati dall’industria farmaceutica hanno invece messo in dubbio l’esistenza di un disturbo tale che sia trattabile con farmaci. Tanto per citare uno dei più recenti, è uscito sul Journal of Sexual Medicine un articolo in cui si rileva che una larga proporzione di donne con un ridotto desiderio mostrava cambiamenti clinicamente significativi nel comportamento sessuale dopo aver ricevuto placebo. Capito? Riacquistavano il desiderio dopo aver bevuto un bicchiere d’acqua!

Non facciamoci ingannare, non lasciamo che lucrino sulle nostre difficoltà. Capisco che è molto più rassicurante ricorrere a una “magica medicina” piuttosto che interrogarsi su quello che ci sta accadendo e sulle persone con le quali ci relazioniamo. Ma questo è il danno e la beffa.