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I fasciopiduisti di Berlusconi e Bossi ci provano da 18 anni con il 25 Aprile.

Creato il 15 agosto 2011 da Slasch16

I fasciopiduisti di Berlusconi e Bossi ci provano da 18 anni con il 25 Aprile.Da quando Berlusconi ha legittimato i fascisti, gli ex fascisti e li ha portati al governo alleandosi con i nazileghisti di Bossi ogni anno, nessuno escluso, hanno attaccato la memoria ed il 25 aprile.
Prima hanno detto che la Liberazione è una festa di parte dimenticando che dal 1946 in poi in piazza ci sono sempre state anche le bandiere della Dc, per dirne una, e degli altri partiti.
Poi hanno tentato di equiparare le vittime del fascismo ai repubblichini di Salò in nome di una pacificazione che mette sullo stesso piano vittime e carnefici.
Pur non macchiandosi di colpe particolari la mia famiglia era fascista, io sono comunista e ciò non toglie che la pacificazione tra vittime e carnefici è intollerabile, inconcepibile, inammissibile.
Qualche spudorato come l’ex sindaco di Milano Albertini ha messo in atto ogni anno, in cui è stato sindaco, la manfrina provocatoria delle corone di fiori ai fascisti ed ai partigiani.
Una bestemmia, uno sputo alla nostra storia.
Adesso ci riprovano con la finanziaria ad eliminare, sminuire, intaccare il 25 aprile ed il 1° maggio.
Il governo fascista, piduista e nazileghista che la maggioranza degli italiani hanno voluto per questo disastrato paese, guidato dal bravo imprenditore che senza corruzione non ne ha indovinata una,  ci sta portando alla rovina.
Oltre al disastro economico, etico, morale, al tentativo di smantellare la Costituzione e la Giustizia, agli scudi per i mafiosi i banditi e gli evasori, ritenta per l’ennesima volta di sfregiare la nostra storia, la Costituzione e la Liberazione.
Non credo che rendere lavorativo il 25 aprile sia la la panacea di tutti i mali e della loro acclarata incapacità per risolvere una crisi che loro stessi hanno negato per tre anni.
Sentire Tremonti dire che è una crisi imprevedibile è una autentica confessione di incapacità e leggerezza.
Difendiamo il 25 aprile, non ha niente a che vedere con la difesa dell’economia disastrata dal governo e dalle clientele è solo l’ennesimo rigurgito di fascismo del piduista e dei suoi camerati, nazileghisti in testa.
Se mai dovessero fare uno scempio del genere della nostra memoria, della nostra Costituzione autoconvochiamoci tutti ogni anno il 25 aprile nelle piazze di tutta Italia per ricordare e ringraziare i Martiri Partigiani che hanno dato la vita per regalarci il 25 aprile, la Festa della Liberazione.
Nel mio blog c’è scritto che la mia, vera, festa nazionale è il 25 aprile. Per essere più chiaro aggiungo che per me il 25 aprile è quello che il Natale è per i cattolici.
Intoccabile.
Non basta, non mi basta, avere un capo del governo fascista, piduista e mafioso per farmi rinunciare al 25 aprile.
Se odio gli indifferenti  figuratevi quanto odio, arrivo a odiare, i fascisti, i piduisti ed i mafiosi e chi li rappresenta meglio di tutti.
Il bravo imprenditore che se non corrompe fa fallire tutto quello che tocca.
Ogni anno, finchè avrò forza, il 25 aprile prenderò il mio tricolore e scenderò in piazza, ai bastioni di porta Venezia, e marcerò sul corso sino a piazza del Duomo e non sul marciapiede, sulla carreggiata.

Lo devo a chi ha dato la vita, senza neppure conoscermi, per darmi la possibilità di farlo, di essere un uomo libero.



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