Calcio d’agosto. 2° puntata: la Supercoppa di Spagna e il trofeo Gamper
Un supergol da centrocampo di San José e una tripletta di Aduriz al (nuovo) San Mamés bloccano al penultimo atto la speranza del Barcellona di ripetere il sextete,ottenuto nel 2009, ossia la conquista nello stesso anno solare di tutto il possibile, almeno a livello di competizioni ufficiali. È il 14 agosto 2015 e la Supercoppa di Spagna si accorge di aver vissuto la serata con più larga eco mediatica della sua storia recente,[1] perché, alla fin fine, di calcio sotto l’ombrellone stiamo parlando e del terzo trofeo spagnolo, per ordine di importanza.
23/12/1945: Escolà, capitano del Barcellona, premiato dal console argentino
Badiamo bene, una certa anzianità la competizione la potrebbe vantare, la primogenitura non di certo (quella spetta alla Charity Shield). Il primo tentativo risale al 1940/41 e va certamente ascritto all’importanza che il caudillo Franco sta riservando al calcio nella costruzione della sua dittatura. Con superbia allora consentita, il primo trofeo si chiama Copa de Campeones e viene vinto dall’Atletico Aviación, nome che in quel periodo ha l’Atletico Madrid per stretti rapporti con aviatori reduci dalla guerra franchista. La seconda falsa partenza è del 1945 e il nome è esotico: Copa de Oro Argentina, perché a metterla in palio è il console del paese sudamericano Miguel Alfredo de Molina. La vittoria va al Barcellona, dopo un rocambolesco 5-4 sull’Athletic Bilbao. Il terzo avvio ha invece un po’ di fortuna in più e copre gli anni dal 1947 al 1953, quando viene assegnato (ma non disputato) perché il Barcellona ha vinto tutto. Stavolta il trofeo si chiama Copa Eva Duarte, perché a donarlo è stata proprio Evita, la moglie del presidente argentino Perón.
Seguono 29 anni di oblio e poi, a inizi anni ottanta, su proposta dell’allora presidente del Barcellona Nuñez, la Real Federación Española de Fútbol (RFEF) decide di riportare in auge la sfida tra i vincitori della Liga e i vincitori della coppa nazionale, da alcuni anni tornata a chiamarsi Copa del Rey. Due vittorie per il calcio basco (una ciascuna con Real Sociedad e Athletic Bilbao), qualcuna in più per le solite note Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid, ma anche un po’ di problemi a situare le due partite che assegnano il trofeo nel bel mezzo del calendario. Solita questione, cui nel 1994 si dà un taglio definitivo che dà anche un senso alla sfida: la supercoppa diventa il primo trofeo stagionale a essere disputato, seguendo quanto fatto dalla F.I.G.C. nel 1990 e dagli inglesi nel 1974. A vincere è il Barcellona sul Real Saragozza, quello che grazie a Nayim vincerà la Coppa delle Coppe. Da allora non si sono avuti intoppi e, cosa inconsueta in regime di calendari super affollati, la federazione spagnola ha deciso di continuare a mantenere il format originale del doppio confronto, andata in casa dei detentori della coppa, ritorno in casa dei vincitori del campionato. Niente, quindi, giri per il mondo, almeno per adesso.
Si parlava, a monte, di originalità in fatto di tornei estivi. Ce n’è una particolare tipologia che, non tanto la federazione spagnola, ma direttamente un club iberico (anzi catalano) può sostenere di aver inventato: parliamo dei trofei dedicati a presidenti o ex presidenti, di
Lo svizzero è tra i fondatori dei blaugrana, nel lontano 1899, e ne diventa a più riprese il presidente. Già nel 1913 viene assegnata una Copa Gamper -il Barcellona batte i concittadini dell’Internacional F.C. 4-1-, ma non c’è alcun seguito. Dodici anni dopo, Gamper, che in Catalogna hanno ribattezzato Joan, è costretto a fuggire, perché inviso al regime instaurato dal generale Primo de Rivera. Muore suicida nel 1930, mentre la Spagna si prepara a vivere un periodo di grande conflitto.
Il nome Gamper è ovviamente scomodo anche sotto Franco, ma nel 1966, dopo vari tentativi di rendergli omaggio,[2] il club catalano decide di mettere in palio una coppa che porti il suo nome. Nasce così il Trofeo Joan Gamper. Anderlecht, Nantes e Colonia sono invitati a disputare, tra il 31 agosto e il 1° settembre, un quadrangolare con i padroni di casa. Vince il Barcelona (3-1 in finale sul Colonia) e da allora la tradizione non si è più fermata: ogni stagione i blaugrana fanno il loro esordio davanti al proprio pubblico mettendo in palio El Gamper. Unico mutamento di rilievo è che, a partire dal 1997, il trofeo si gioca in un’unica partita, troppi del resto gli impegni ufficiali.
Per curiosità segnaliamo che solo il Colonia, tra le squadre invitate, è riuscito a imporsi due volte (nel 1978 e nel 1981), mentre le uniche italiane ad averlo alzato sono la Juventus (2005) e la Sampdoria (2010). Ricordiamo anche che la vittoria più ampia dei padroni di casa (addirittura 8-0) si è avuta nel 2013 in occasione della presentazione di Neymar, con avversario proprio la sua ex squadra, il Santos. Non sappiamo se il contratto di vendita del giovane brasiliano, tra soldi non dichiarati e orge organizzate, prevedesse anche l’esito di questo incontro.
Ultima nota su El Gamper, il Real Madrid, per non esser da meno dei suoi storici avversari, ha ideato nel 1979 il Trofeo Santiago Bernabéu, un anno dopo la morte del presidente delle cinque Coppe Campioni consecutive. Il trofeo, però, non ha mai raggiunto la stessa fama internazionale, non sempre è stato disputato nel mese di agosto e nel 2013 ha visto -per ora- la sua ultima edizione.
federico
Puntata precedente: La Charity/Community Shield
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[1] L’Athletic Bilbao si aggiudica ufficialmente la Supercoppa di Spagna 2015 tre giorni dopo, al termine del match di ritorno terminato 1-1
[2] Il Camp Nou, inaugurato nel 1955, doveva essere intitolato a Gamper, ma il regime franchista lo impedì. A Gamper era stata già intitolata nel 1934 una via della città, che però tra il 1939 e il 1947 riprese -per ordine delle autorità- il suo nome iniziale, calle Crisantemos
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