Marino Balestrini (Nino Manfredi), barbiere ciociaro innamorato della marchigiana Marisa (Pamela Tiffin), è indirizzato dalle malelingue a pensare che la fidanzata l’abbia tradito: accecato dalla gelosia, la maltratta al punto da farla scappare a Roma, dove la ragazza incontra Umberto Ciceri (Ugo Tognazzi), sarto sordomuto con cui finisce per sposarsi. Marino, compreso il suo errore, parte per riconquistarla.
Straordinario esempio di commedia all’italiana, diretto da Dino Risi e sceneggiato da Age e Scarpelli (punte di diamante del genere), Straziami ma di baci saziami è una perla nel panorama cinematografico nostrano, giocato sulla caricatura e sulla deformazione grottesca da fotoromanzo (percepibili fin dal titolo, derivante da un tango degli anni ’20), con battute da antologia (“Sei venuto per dannarmi. Finiremo nelle fiamme eterne come tutti i peccatori!”; “Chissenefrega!”) ed interpretazioni memorabili (su tutti domina Tognazzi in un ruolo che omaggia apertamente la figura di Harpo Marx). Musiche di Armando Trovaioli.
Da non perdere.