1907. Lucy Honeychurch (Helena Bonham Carter), giovane e irrequieta ragazza inglese in viaggio per l’Italia con la cugina Charlotte Bartlett (Maggie Smith), conosce a Firenze l’anticonformista George Emerson (Julian Sands) e se ne innamora perdutamente. Promessa ad un altro uomo, Cecil Wyse (Daniel Day-Lewis), fa ritorno in Inghilterra cercando di dimenticare ma il destino la porrà di fronte ad una scelta.
Tratto dall'omonimo romanzo di E. M. Forster e diretto da James Ivory (Casa Howard, Quel che resta del giorno), Camera con vista è un elegante e raffinatissimo apologo sul contrasto tra le codificate regole di comportamento tipicamente british e la forza dirompente dell’amore: il personaggio cardine diventa quindi Lucy, appassionata e recalcitrante alle imposizioni, asservita ad un ruolo sociale che non può competerle, femminista ante litteram in cerca del vero amore, che fa esplodere le contraddizioni di un mondo algido, ambiguo ed ipocrita. Ivory è stato spesso accusato di formalismo e freddezza ma, in questo caso, riesce perfettamente a fornire un ritratto nostalgico di un mondo che non c’è più, arrivando al cuore dello spettatore. Interpreti eccezionali e magistrale fotografia di Tony Pierce-Roberts. Otto nomination e tre statuette vinte (miglior sceneggiatura non originale, scenografia, costumi).
Da vedere.