Tratto dal celeberrimo romanzo omonimo (1983) di Umberto Eco, il film è l’opera n°4 dell’eclettico Annaud, autore francese che ha sempre perseguito l’obiettivo di realizzare un grande cinema spettacolare di intrattenimento all'europea, alternativo al cinema commerciale hollywoodiano.
La pellicola, grazie ad una sontuosa produzione italo.franco-tedesca, restituisce l’atmosfera torbida e misteriosa del libro, nonostante il denso apparato filosofico sia stato quasi del tutto rimosso nel tentativo (legittimo) di sfrondare un’opera letteraria tra le più complesse e controverse della letteratura italiana. Nel 1327, alcuni terribili omicidi sconvolgono un'abbazia benedettina sperduta sui monti del Nord-Italia. Il dotto frate Guglielmo da Baskerville (Sean Connery) indaga con l’aiuto del giovane novizio Adso (Christian Slater) in un clima di diffidenza, mistero e ostilità. Molte finezze di Eco si sono perse, a vantaggio di una narrazione più serrata, in cui il labirintico gioco d’incastri per arrivare al colpo di scena finale ha una straordinaria tenuta spettacolare. L’indagine metafisica lascia il posto a una più tradizionale indagine logico-deduttiva. Suggestiva ambientazione medievale. Il film venne girato in 16 settimane fra gli studi di Cinecittà, l'Abbazia di Eberbach in Germania, la Rocca Calascio in Abruzzo e Castel del Monte, in Puglia. Nel cast anche F. Murray Abraham e Michael Lonsdale. Fotografia: Tonino Delli Colli. Musiche: James Horner. Scene: Dante Ferretti. Costumi: Gabriella Pescucci. Grandissimo successo di pubblico. 4 David di Donatello e 3 Nastri d’Argento.
Appassionante.