Continuano le (dis)avventure di Ash (Bruce Campbell) che, tornato nel cottage sperduto in mezzo ai boschi, si ritrova di nuovo in balìa dei demoni sumeri evocati dal Necronomicon ex Mortis; l’arrivo di altre quattro persone, tra cui la figlia del ricercatore reo di aver risvegliato il Male mediante la traduzione di antiche formule, complicherà ulteriormente la situazione.
Secondo capitolo dell’ormai celeberrima trilogia ideata da Sam Raimi, La Casa 2 (preceduto da La Casa e seguito da L’armata delle tenebre) esprime al massimo il talento visivo e la poetica di contaminazione del regista: i corpi sono trattati alla stregua di cartoni animati e l’umorismo demenziale la fa da padrone. Eccessivo, indiavolato e divertentissimo: per molti, un Raimi al suo meglio, anche se alcuni puristi preferiscono l’essenziale radicalità del primo episodio. Da antologia la sequenza della lotta di Ash contro la sua mano posseduta (grande esempio di pura comicità fisica) che dimostra l’inaspettata bravura di Campbell. I due fratelli Raimi (Sam e Ted) compaiono in due piccoli ruoli (rispettivamente, un cavaliere medievale e un’indemoniata). Produce Dino De Laurentiis.
Da non perdere.