Opus n°3 di John Landis, regista specializzato in commedie irriverenti e horror permeati da efficace humour nero, Animal House è il film-manifesto della comicità demenziale made in USA.
Titolo di culto per la presenza del compianto John Belushi (1949-1982) che, sempre sotto la guida di Landis, reciterà nel mitico The Blues Brothers due anni più tardi, il film è uno straripante fuoco di fila di trovate esilaranti, gag comiche, invenzioni grottesche e stralunate, che è insieme inno al divertimento più spensierato e intelligente critica al conformismo scolastico, ambientato in un college studentesco nei primi anni ’60, in cui il clima goliardico non esclude una sotterranea vena malinconica. La rivalità tra la fratellanza Omega, costituita da studenti ricchi e snob, e la fratellanza Delta, composta da studenti dalla condotta disastrosa, capitanati da John "Bluto" Blutarsky (un incontenibile John Belushi nel suo primo ruolo di successo), è caratterizzata da una sana buffoneria anarchica che anticipa le istanze di libertà individuale dei moti del ’68. Il film divulga la trovata, da allora divenuta famosa tra il pubblico, del Toga Party, festa di bagordi, indossando le lenzuola, memoria dell'abbigliamento e dei baccanali dell'Antichità. Nonostante numerosi epigoni e tentativi di imitazione, Animal House rimane un modello unico e irraggiungibile, capace di divertire oggi come trentacinque anni fa.
Risate assicurate.