Tratto dal romanzo omonimo (1951) di Graham Greene, già trasposto sullo schermo da Edward Dmytryk nel 1955, Fine di una storia è l’opus n°12 del regista, sceneggiatore e produttore irlandese Neil Jordan.
Nella Londra del 1946, il destino vuole che lo scrittore Maurice Bendrix (Ralph Fiennes) casualmente incontri di nuovo Sarah (Julianne Moore), coniuge del facoltoso funzionario statale Henry (Stephen Rea), con cui aveva avuto una passionale liaison in tempo di guerra. Ancora innamorato e ferito, incapace di rassegnarsi all’idea di vedere la sua amata con un altro, rievoca un passato oscuro, intriso di un’ossessiva miscela di amore e odio. Meravigliosamente sceneggiato e supportato dalla consueta maestria stilistica di Jordan, Fine di una storia è un appassionante melò dalla struttura complessa, in cui i flashback ad incastro diventano un efficace espediente narrativo. Sospesa tra passato e presente, la storia d’amore tra i due protagonisti vive di pulsioni viscerali in cui il sentimento religioso assume un ruolo centrale. In questa riflessione metalinguistica che indaga il relativismo della verità, i movimenti lenti della macchina da presa e gli interni oppressivi, suggeriscono l’impossibilità di comunicare dei due amanti, incapaci di conciliare “amore sacro” e “amore profano”. Interpreti straordinari e grande atmosfera. Fotografia: Roger Pratt. Musiche: Michael Nyman. Costumi: Sandy Powell.
Appassionante.