Ispirato all’omonimo romanzo di Giuseppe D’Agata e diretto da Luigi Zampa, Il medico della mutua è un tipico esempio di commedia all’italiana di cui eredita il protagonista di punta, un Alberto Sordi in forma smagliante, fustigatore e partecipe dei vizi italici che lui stesso, i tutti i suoi personaggi, incarna perfettamente.
Guido Tersilli, neolaureato in medicina, aspira ad aprire uno studio tutto suo: con l’aiuto della madre (Nanda Primavera) e mostrandosi ossequioso nei confronti dei superiori, si procura un esercito di mutuati, fino all’esaurimento nervoso causato dal troppo lavoro. Ricoverato, saprà furbescamente sfuggire alle insidie degli invidiosi colleghi. Una satira sul malcostume sanitario del Bel Paese, lungi dall’essere una piaga risolta: il tutto è comunque trattato simpaticamente e in modo spicciolo, grazie soprattutto ad un Sordi gigione come non mai, adorabile imbroglione che provoca il sorriso più che lo sdegno. Sceneggiatura di Sordi, Zampa e Sergio Amidei, indimenticabile colonna sonora di Piero Piccioni.
Consigliato.